Deutsche Bank sta valutando di tagliare fino a 20 mila posti di lavoro, oltre un sesto delle posizioni a tempo pieno a livello globale. Lo ha riferito una fonte a conoscenza delle discussioni che stanno avvenendo ai vertici del gruppo tedesco per far fronte alla situazione finanziaria problematica. La riduzione dell'organico in fase di valutazione riflette un'accelerazione delle operazioni di ridimensionamento e delle ambizioni della compagnia. Se verranno messi in atto, questi tagli rappresenterebbero il 16-20% della forza lavoro di Deutsche Bank, composta da 91.463 dipendenti, e probabilmente verrebbero messi in atto in un periodo di oltre un anno, pesando in modo significativo sulle operazioni Usa e su quelle di investment banking.
Le discussioni interne sono il segno delle difficolta che il gruppo sta vivendo a livello di core business, dove le previsioni dell'utile sono poco entusiasmanti e le indagini portate avanti dalle autorità statunitensi sulle presunte operazioni di riciclaggio di denaro. La Camera dei rappresentanti Usa ha inoltre richiesto dettagli delle attività creditizie con il Presidente Donald Trump e con la sua amministrazione.
Un portavoce di Deutsche Bank non ha aggiunto dettagli sulla riduzione dei posti di lavoro. La banca "sta lavorando a misure per accelerare la trasformazione" e terrà aggiornati gli stakeholder se e quando ci saranno novità. Fonti vicine alle discussioni hanno aggiunto che questi tagli su grande scala andranno oltre le dimissioni volontarie e porteranno a licenziamenti, in accordo con i tipi di contratti, alcuni dei quali sono legati ai sindacati tedeschi.
La banca ha riferito agli investitori che ulteriori dettagli sulla ristrutturazione verranno forniti in occasione della pubblicazione dei risultati del secondo trimestre il 24 luglio.