Frank Calì, al funerale giornalista minacciato di morte: “Via da qui prima che ti sparo”

di Caterina Galloni
Pubblicato il 22 Marzo 2019 - 07:24 OLTRE 6 MESI FA
frank calì

Frank Calì, al funerale giornalista minacciato di morte: “Via da qui prima che ti sparo”

NEW YORK – Funerali movimentati per Frank Calì capo della famiglia Gambino, antico clan della mafia americana, ucciso in agguato davanti alla sua abitazione: un affiliato avrebbe minacciato un giornalista presente al cimitero Moravian a Staten Island, New York.

Al New York Post, un dipendente del Moravian ha riferito che un giornalista si è allontanato quando l’uomo che si pensa sia un affiliato mafioso gli ha ordinato di andarsene o prepararsi a morire. Parlando del presunto episodio al New York Post ha detto ridendo: “Un tizio di ABC stava facendo una domanda e un tizio della mafia ha commentato: “Levati dal ca**o prima che faccia saltare la tua ca**o di testa”.

Il dipendente ha affermato che lo scontro è nato quando amici e familiari in lutto sono tornate nel parcheggio vicino alla cappella e nell’ufficio del cimitero. La fonte ha inoltre affermato che un esiguo numero di partecipanti ha pagato per realizzare un mausoleo in marmo rosso con pilastri bianchi pagato in contanti.

Il gruppo “è arrivato con una valigia e ha pagato il mio capo con 45.000 dollari in contanti”, ha affermato la fonte. Frank Calì, che è morto a 53 anni, è stato sepolto nel  piano inferiore del mausoleo a due piani con vista sull’oceano, davanti alla cripta sono state lasciate circa tre dozzine di rose bianche a gambo lungo. Il Post ha descritto un nastro bianco con la scritta “Francesco Calì 1965-2019”.

Calì ora è vicino a Costantino Paul “Big Paul” Castellano, noto anche come “L’Howard Hughes della mafia” e “Big Paulie”. Il successore di Carlo Gambino a capo della famiglia Gambino morì a 70 anni nel 1985 e ha una cripta nel secondo livello del mausoleo.  

Thomas Bilotti era stato il secondo in comando della famiglia Gambino per due settimane, la sua promozione innescò l’assassinio di Castellano. Nato nel 1940, è scomparso nella stessa sparatoria di Castellano, fuori da una steakhouse di Manhattan: le esecuzioni erano state fatte su ordine di John Gotti.

Frank DeCicco, era un capo nella famiglia Gambino e nel 1986 fu sepolto a 50 anni nel cimitero di Moravian. Morì quando un affiliato dei Genovese, Herbert Pate, fece detonare un esplosivo fissato sotto una macchina, ma destinato a John Gotti.

L’uomo accusato di aver ucciso Calì, Anthony Comello, 24 anni, è apparso in tribunale a Toms River, nel New Jersey, per un’udienza di estradizione nel corso della quale ha mostrato delle scritte sulla mano “MAGA forever”, Make America Great Again, e “QAnon”, complottisti di estrema destra che asseriscono che lo “Stato profondo” sta lavorando per incastrare il presidente Trump.

Le scritte sulla mano di Comello sono in linea con i post sul suo account Instagram segreto “realamericasvoice_”, la cui esistenza è stata segnalata per la prima volta dal New York Post. Comello “era solito pubblicare post assurdi sulla politica, su Trump e i Democratici”, ha detto una fonte al Post.

Un post su Instagram includeva il Reichsadler, o “aquila imperiale”, usata durante il periodo nazista. Il post dice: “L’infedele della libertà, gli infedeli del mondo libero … Dems (democratici) = i demoni entrano su tutti i fronti”.

Un altro post mostra la presidente della Camera, Nancy Pelosi, che indossa un simbolo che probabilmente rappresenta “il malvagio fascismo”.

Altre teorie complottiste sostengono che gli attacchi dell’11 settembre 2001 furono orchestrati dall’amministrazione Bush.

In un altro post su Instagram c’è un fotomontaggio: Michelle Obama, l’ex first lady, è un uomo che balla con la “moglie” Barack Obama, vestito da donna.

Un meme mostra un gruppo di eminenti democratici, tra cui Barack Obama, Bill Clinton, Hillary Clinton, James Comey, Eric Holder e altri, in prigione per “tradimento” poiché “la collusione della Russia è una menzogna comprovata”.

Il post su Instagram mostra anche messaggi che denunciano immigrati clandestini, socialismo e tasse.

Comello aveva attirato inizialmente l’attenzione della polizia dopo aver tentato in modo bizzarro l’arresto da cittadino di importanti personalità democratiche tra cui il sindaco di New York Bill de Blasio, Pelosi, il rappresentante della Camera degli Stati Uniti Adam Schiff e il rappresentante della Camera degli Stati Uniti Maxine Waters.

Una fonte ha dichiarato al DailyMail.com: “Era chiaramente squilibrato, molto prima di decidere di uccidere Cali”. L’azione di Comello in tribunale è stata paragonata a quella del “MAGA Bomber” Sayoc.

Floridian Sayoc, 56 anni, è stato incriminato nell’ottobre dello scorso anno per l’invio di 16 bombe artigianali ai nemici politici del Presidente Trump, tra cui Hillary Clinton e l’ex Presidente Barack Obama.

Quando è stato arrestato, Sayoc viveva da un furgone ricoperto di adesivi pro-Trump e immagini di eminenti democratici con dei mirini sul volto. Sayoc, se condannato, rischia l’ergastolo.

Fonte: Daily Mail