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Scontri G7, Renzi attacca amministratori M5S: «Vergogna». Di Maio: «Noi non violenti»

di Redazione Online

2' di lettura

Polemiche e scambio di accuse tra il Pd e il M5S dopo i duri scontri tra Polizia e manifestanti che ieri alla periferia di Torino hanno segnato l'ultimo appuntamento del G7 dedicato al lavoro ospitato nella Reggia di Venaria. A fine giornata, il bilancio di un fermo tra i militanti di Reset G7 e di otto feriti tra le Forze dell'ordine rifletteva solo in parte l'intensità della guerriglia urbana che ha accompagnato il corteo, culminato nella finta decapitazione in piazza di due manichini con le effigi dell'ex premier Matteo Renzi e del ministro del Lavoro Paoletti.

Renzi: «Che vergogna qualche amministratore»
Un gesto di cattivo gusto, che in mattinata Renzi condanna con un post su Facebook: «Non mi fa effetto vedere la mia testa rotolare. Mi fa effetto vedere amministratori comunali pagati da tutti i cittadini che, anziché schierarsi con le forze dell'ordine e con le istituzioni, rilanciano le immagini della rivoluzione francese e dei tempi della ghigliottina». Renzi ricorda poi che «ci sono uomini delle nostre forze dell'ordine feriti», e polemizza con chi prende le distanze a parole «e poi però sfila con i violenti nei cortei. Ci avevano chiesto di portare il G7 a Torino e poi le hanno fatto fare una figuraccia». «Che vergogna qualche amministratore», scrive ancora il segretario del Pd.

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Di Maio: «M5S non violento, da Renzi sterile polemica»
A distanza di poche ore, in risposta a Renzi arrivano le parole del candidato premier M5S e vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, che sottolinea come le violenze non facciano parte «del Dna del MoVimento 5 Stelle». Cosa da ricordare soprattutto a Renzi «che perde l'occasione di tacere per attaccare l'amministrazione di Torino. Anziché sfruttare cinicamente questi episodi di violenza per una sterile polemica politica, avrebbe potuto limitarsi a solidarizzare con gli agenti e le istituzioni», scrive ancora su Facebook Di Maio.

Il caso delle “brioche”
Oltre alle finte decapitazioni, a innescare le polemiche tra M5S e Pd sono state le grosse brioche di cartapesta, con cuiieri il corteo ha voluto ironizzare sul vertice dei ministri del Lavoro rievocando la celebre frase attribuita a Maria Antonietta. Brioche che il vicesindaco di Torino Guido Montanari, sempre del Movimento 5 Stelle, in un post su Facebook aveva definito ieri «belle», scatenando l'immediata replica di Mimmo Carretta, candidato alla segreteria torinese del Pd, secondo il quale i croissant «tanto graditi dal vicerè Montanari erano in realtà da utilizzare come ariete contro le forze di sicurezza».

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