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Telecamere di videosorveglianza usate come autovelox? Qualche precisazione

Telecamere di videosorveglianza usate come autovelox? Qualche precisazione
03/01/2025

Come è noto, il Codice della Strada è stato da poco aggiornato. Sono state introdotte nuove norme che riguardano l’utilizzo delle telecamere di videosorveglianza per il rilevamento delle infrazioni e sono moltissimi gli automobilisti che si interrogano su quali siano le reali implicazioni di questa novità e se effettivamente le telecamere possano essere utilizzate come “autovelox fantasma“.

Occorre in primo luogo sottolineare che siamo dinanzi a un tema delicato, che richiede un bilanciamento tra la tutela della sicurezza stradale e la protezione della privacy dei cittadini. Le nuove norme introdotte dal Codice della Strada intendono garantire un giusto e trasparente impiego di questi dispositivi, nel rispetto dei diritti degli automobilisti.

Al fine di fare un po' di chiarezza, sintetizziamo il contenuto delle norme che fanno riferimento all’utilizzo delle videocamere, precisando che le telecamere di videosorveglianza non possono essere utilizzate per rilevare l’eccesso di velocità. La normativa vigente vieta infatti l’impiego di questi dispositivi come autovelox, in quanto non dispongono dei requisiti tecnici necessari per la rilevazione della velocità. La loro eventuale funzione di controllo della velocità, inoltre, dovrebbe essere segnalata tramite apposita cartellistica, cosi come avviene per gli autovelox tradizionali.

Le telecamere per altre tipologie di infrazioni

Sono altre le infrazioni che le telecamere di videosorveglianza possono rilevare, a condizione che appartengano a enti pubblici, proprietari o concessionari delle strade e siano ubicate in autostrade o strade extraurbane principali.

Le infrazioni rilevabili sono elencate nell’articolo 201 del Codice della Strada e riguardano:

  • circolazione di veicoli non ammessi, come moto di cilindrata inferiore a 120 cc, macchine agricole o mezzi con carico pericolante; 
  • traino di veicoli non autorizzati: il traino è consentito solo per i rimorchi;
  • sosta prolungata nelle stazioni di servizio autostradali: la sosta andare oltre le 24 ore, con alcune eccezioni; 
  • manovre nin consentite: inversione di marcia, retromarcia, circolazione in corsia di emergenza o di accelerazione e decelerazione al di fuori dei casi previsti dal Codice della strada;
  • utilizzo non consentito della terza corsia autostradale: vietato ai mezzi pesanti con peso superiore a 5 tonnellate o lunghezza superiore a 7 metri;
  • elusione del pedaggio autostradale.

Per quanto riguarda il posizionamento, le telecamere devono essere collocate in punti strategici, come svincoli, imbocchi di gallerie, interruzioni dello spartitraffico o caselli autostradali. E' tramite la visione delle infrazioni che avviene l’accertamento delle infrazioni; tali registrazioni devono essere acquisite e conservate in base alle indicazioni definite da un decreto del Ministero delle Infrastrutture. A seguito dell'accertamento di violazioni che comportano la sospensione della patente, queste vengono segnalate alle forze dell’ordine presenti sul tratto stradale, per consentire la contestazione immediata. In caso contrario, la notifica dell’infrazione sarà inviata al domicilio di chi ha trasgredito. 

Cosa cambia per gli automobilisti

Viene quindi da chiedersi cosa effettivamente cambi, a livello pratico e in concreto, per gli automobilisti. L’introduzione di questa nuova norma renderà più semplice la contestazione di alcune infrazioni comuni, come la retromarcia al casello autostradale o la circolazione in corsia di emergenza senza ragione. Non sarà necessaria la presenza di una pattuglia di polizia, dal momento che sarà sufficiente la registrazione della telecamera per accertare l’infrazione. E' questa la novità rispetto al passato.

(Fonte testo e immagine: www.virgilio.it/)

 


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