Valditara: “Chi occupa e danneggia dovrebbe essere bocciato”. La visita al liceo di Milano devastato

12 Feb 2024 14:41 - di Federica Argento

Gli studenti che occupano e danneggiano ritengo non possano essere promossi all’anno successivo”. Sono le parole del ministro dell’istruzione e del Merito Giuseppe Valditara in visita al liceo Severi Correnti di Milano: in questo istituto, tra il 30 gennaio e il 2 febbraio scorsi si è verificata una occupazione da parte di studenti, terminata con danni a locali e cose. Per circa 70mila euro. In sostanza, spiega il ministro, in casi come questo, si metterà in atto “una presunzione che solo dimostrando di essere del tutto estraneo si potrà vincere”.

Valditara: “Allo studio norma su responsabilità civile di chi occupa e danno d’immagine”

Il ministro mette in chiaro la sua linea: “Stiamo studiando una norma per far sì che chi occupa, se non dimostra di non essere coinvolto nei fatti, risponda civilmente dei danni che sono stati cagionati. Inoltre, presenteremo nel testo sul voto di condotta una norma concordata con il ministero della Giustizia: per cui si prevede si possa agire in giudizio per danno d’immagine. Cosa già prevista per le aggressioni al personale della scuola, che forse si potrebbe estendere anche alle situazioni di questo tipo”. Tornando ai casi dei danneggiamenti del Severi Correnti, Valditara ribadisce  che in casi come questo, si metterà in atto “una presunzione che solo dimostrando di essere del tutto estraneo si potrà vincere”.

Valditara: “Se non si dà un segnale forte vuol dire che la scuola non risponde in modo serio”

Il ministro motiva i termini di questa norma alla fase di studio.  “Chi occupa, chi compie un atto illecito, deve rispondere dei danni. E -aggiunge- credo che studenti di questo tipo non possano essere promossi all’anno successivo- ribadisce il concetto- . Ma questa è una mia riflessione personale, credo”. Osserva tuttavia: “Se non si dà un segnale forte da un punto di vista disciplinare, vuol dire che la scuola non risponde in modo serio; chi fa questi atti di devastazione non ha a mio avviso capito il messaggio educativo della scuola. Dopodiché sarà l’autonomia delle singole scuole a decidere”.

Valditara: “Si è voluto devastare la scuola”

Del resto, visitando il liceo milanese, difficilmente non si trae la conclusione che è stata compiuta “un’azione militare, di guerriglia”- commenta Valditara- . Qui ci sono diversi reati commessi. oltre all’interruzione di pubblico servizio c’è danneggiamento e violenza privata”.  “Fatti di questo tipo sono inaccettabili considerando che lo statuto scolastico prevede anche le autogestioni. luoghi di dibattito democratico consentiti agli studenti, rispettosi della legge e del bene pubblico”. Il problema è quando tali  spazi di confronto civile non vengono utilizzati come tali, dice il ministro. Sottolineando che invece “non si è voluto nessun dialogo con istituzioni scolastiche; si è rifiutata la pratica democratica dell’autogestione e si è voluto non soltanto occupare ma addirittura sfregiare e devastare la scuola”.

A sinistra già straparlano

La palma della peggiore spetta a tempo di record a Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera: “Pensano di poter chiudere le bocche a chiunque voglia esprimersi- dice dimostrando di non avere inteso il senso delle parole di Valditara, che ha detto l’opposto: dibattito libero sì, devastazioni no.  “Oggi il ministro Valditara invoca anche nuovi reati, e la bocciatura di chi occupa le aule scolastiche: davvero pensano di riuscire così ad ingessare la società e reprimere il dissenso?”. Alla parlamentare non interessa evidentemente il vandalismo che in molti istituti si è operato. Devastare è un reato, il dissenso si esprime in altro modo. Il costo esorbitante che molte scuole dovranno accollarsi – dunque lo Stato, quindi noi- non intaccano minimamente le certezze della sinistra che vive la vita politica come un collettivo continuato nel tempo…

 

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