Ariston, terza Camera. Anche gli esodati del Superbonus vogliono il palco di Amadeus

Un tempo la via da seguire sarebbe stata fare affidamento sull’opposizione. Oggi che Partito democratico e Movimento Cinque Stelle appaiono meno reattivi nel prendere posizione, (il Pd vedrà gli agricoltori in protesta soltanto il 16 febbraio), Amadeus è diventato il nuovo re taumaturgo cui chiedere aiuto. Dopo gli agricoltori sono i cosiddetti esodati del Superbonus a esortare il presentatore di perorare la loro causa dal palco del Festival di Sanremo. L’Ariston quale nuova terza Camera. “Ci rivolgiamo a Lei, da tutti considerato una persona sensibile ed onesta, per chiedere voce proprio qui nel luogo della voce per eccellenza”, scrivono nel messaggio indirizzato al conduttore, “Il nostro è un canto di dolore e disperazione, chiediamo voce per non esser abbandonati, chiediamo voce per esser aiutati in quanto cittadini incolpevoli”. La vetrina di Sanremo meglio di una interrogazione parlamentare. A chiedere aiuto sono cittadini che si sono ritrovati in una situazione di stallo o blocco dei crediti fiscali relativi ai bonus edilizi. Il capitolo Superbonus è ormai chiuso. L’ultimo decreto varato a fine anno per tentare di sanare alcune situazioni per chi aveva lavori avviati e rischiava di perdere l’agevolazione è diventata un ancora di salvataggio soltanto per le famiglie con redditi più bassi e secondo i calcoli dei costruttori coprirà una piccola percentuale dei cantieri. I parlamentari, che durante la manovra hanno premuto per un intervento (soprattutto Forza Italia e alcuni senatori di Fratelli d’Italia), non hanno potuto modificare il testo. Il ministero dell’Economia è intervenuto visto il pressing di senatori e deputati, ma ha varato un provvedimento senza impatti su conti. “Riteniamo davvero incredibile che gli incentivi fiscali, come il Superbonus, pensati e studiati con le migliori intenzioni al fine di migliorare la resa energetica degli immobili nel nostro Paese e nel contempo rilanciare il settore dell'edilizia, siano invece diventati una vera e propria mannaia verso questo settore e stia condannando alla morte economica, giuridica, sociale e, in qualche caso, forse anche fisica , centinaia di migliaia di imprenditori, di piccole e medie imprese e di famiglie di committenti, incolpevoli che hanno avuto l'unica colpa di fidarsi dello Stato”, scrivo ancora gli esodati del Superbonus, che qualche mese fa avevano trovano nei Cinque Stelle alcuni interlocutori. Lo stesso Giuseppe Conte aveva partecipato a uno dei loro presidi. Sotto alcuni aspetti, i casi allevatori e Superbonus hanno similitudini. Al Mef spetta il compito di trovare risorse per sostenere determinate categorie sociali. Ha cercato di farlo con la minore spesa possibile sull’agevolazione per l’efficientamento energetico, considerata alla stregua di una Chernobyl per i conti pubblici dal ministro Giorgetti, sta accadendo in questi giorni sul ripristino dell’esenzione Irpef sui redditi dominicali ed agrari. Per farsi sentire non resta che Amadeus.

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