Intorno alle ore 8:oo di questa mattina Jannik Sinner si è regalato la prima finale Slam della sua carriera sconfiggendo l'eterno campione Novak Djokovic in semifinale agli Australian Open. Il giovane campione altoatesino ha chiuso la pratica Nole in quattro set (6-1, 6-2, 6-7, 6-3), avendo sempre in mano il pallino dell'incontro e rispondendo anche al colpo di orgoglio nel terzo set del dieci volte campione degli Australian Open, record assoluto. Lo stesso Djokovic in lacrime dal dispiacere nel corso della conferenza stampa ha riconosciuto i meriti di Jannik Sinner. Ora il campione italiano dovrà ricaricare al massimo le pile e concentrarsi per affrontare Daniil Medvedev, testa di serie numero tre del torneo, in Finale, prevista domenica alle ore 9.30 italiane. Nonostante il fantastico percorso agli Australian Open, però, anche in caso di vittoria finale del torneo, Jannik non riuscirebbe a raggiungere la vetta della classifica ATP, attualmente occupata proprio da Djokovic, né a sorpassare alcuno sfidante attualmente sul podio di qeusta classifica. Infatti Sinner con i 500 punti conquistati dalla vittoria della semifinale è salito a quota 7610 punti e riuscendo a vincere il trofeo raggiungerebbe gli 8310 punti, tuttavia poiché l'attuale numero tre Medvedev è arrivato in finale si è assicurato il distacco necessario per mettersi al riparo da un sorpasso dell'Italiano, anche qualora il russo dovesse perdere la finale degli Australian Open. Le prime due caselle ATP, invece, occupate attualmente da Carlos Alcaraz, secondo, e Novak Djokovic, primo, sono salve grazie ai punti accumulati fin qui, rispettivamente 9255 per lo spagnolo e 9855 per il campione serbo.

Consci che molto probabilmente Sinner nel corso della sua carriera, al di là della sfida di domenica, potrà ambire a ricoprire una posizione del podio ATP, ora però serve solo fare tutti il tifo per questo talento cristallino di soli 22 anni, che è ad un solo passo dal portare il primo titolo Slam in Italia.

E pensare che fino a qualche tempo fa veniva criticato proprio da coloro che ora lo osannano, ma questa è un'altra storia.

Forza Jannik siamo con te

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