Aiutiamo Toninelli a fare la spesa

Dismessi i panni di ministro, Danilo Toninelli ha deciso di abbracciare sempre più quelli di influencer, nella categoria “Signora mia”. Sembra di sentirlo, l’intercalare tipico delle lamentele udite la mattina al mercato, nelle sue proteste a mezzo social, in cui paragona la sua vita com’era, con lo stipendio da politico, a quella com’è oggi, che è tornato a fare l’assicuratore. “(Signora mia) Ma come si fa a comprare la bresaola a questi prezzi?”, “(Signora mia) Il tonno costa 7 euro”, “(Signora mia) Non posso più permettermi il salmone”. Toninelli punta sul sentire comune e sul più comune reclamo: l’inflazione grava tanto nelle tasche degli italiani, laddove per la comparazione tra il prima e il dopo basta avere un po’ di memoria dei passati listini prezzi. Ma nel tagliare drammaticamente il suo racconto, finisce per esagerare i toni. O forse, in questo generale rialzo dei prezzi, ha qualche difficoltà ad effettuare una spesa adeguata al nuovo peso del suo portafoglio. Se possiamo tendere una mano all’ex ministro, lo facciamo volentieri. Lasciamo a lui, sperando possa risultare utile, qualche consiglio per gli acquisti. Innanzitutto, cerchi di capire quale supermercato nelle sue vicinanze ha i prezzi più convenienti. Signora mia, quello sulla via principale ha sempre richieste impossibili, da gioielleria! I volantini con le offerte non sono scomodi da consultare, molti negozi ormai li caricano persino su internet, così da poter facilmente comparare le varie opportunità. Salmone e tonno a 7 euro? Non c’è dubbio che a sua disposizione avrà anche prodotti più avvicinabili, senza che questo significhi rinunciare drasticamente alla qualità. L’abbiamo ascoltata, sa, nei suoi video. “Sono appena rientrato dal supermercato”, ha raccontato in un anticipo del prossimo filmato, rilasciato al Corriere della sera, “Compro il latte per i miei figli, io non ne bevo, ma ai bambini che fai, anche se ora sono grandicelli, il latte non glielo dai? Due euro e venti, fino a un anno fa costava la metà! Oh, marche normali, quelle che costano meno, mica l’alta qualità”. Non sappiamo esattamente quali siano le marche normali alle quali si riferisca, né se ne abbia dovuto scegliere una in particolare per accontentare i gusti dei ragazzi, ma da quello che ci risulta il costo del latte di marca, intero o parzialmente scremato, si aggira intorno a una media di 1 euro e 50: per fare qualche esempio, secondo Altroconsumo, quello della Conad costa circa un euro, mentre quello Granarolo ha un prezzo medio di 1 euro 70 centesimi. Poi, appunto, le variabili sono tante: all'Esselunga di Modena il latte intero fresco in bottiglia pet da un litro viene 1 euro e 35 centesimi. All'In'S Mercato fino al 28 gennaio può acquistarne un brick a un euro e 19. Salmone e bresaola, ha detto, giusto? Sì, ecco, in questo passaggio: “Io prima mangiavo salmone, perché proteico... sapete i fissati della palestra, queste robe qua... O mangiavo la bresaola. Cancellati tutti: un po’ perché non voglio più mangiare carne né pesce, un po’ perché non è più fattibile”. Non rinunci a una dieta bilanciata, non sia mai. Ora, non pretendiamo che sposi l’idea di Lollobrigida secondo cui i poveri mangino meglio dei ricchi, ma anche lasciarsi andare troppo non ne vale davvero la pena. La bresaola può trovarla in diversi supermercati in offerta, anche a meno di 3 euro all'etto. Al Carrefour dal 18 gennaio trova quella della Valtellina a 2 euro e 79, lasciamo qui un link che raccoglie alcuni ribassi. Certo, i costi possono anche sforare decisamente e magari non parliamo della migliore bresaola che abbia mai mangiato, ma solitamente un’alternativa di compromesso è possibile trovarla. Il salmone: anche in questo caso può trovare offerte che partono da 2 euro e 70 per la marca Auriga, almeno da quello che notiamo sul sito TrovaPrezzi. Il Norvegese affumicato da 100 grammi costa 5 euro della Conad, quello Bio Carrefour, per 75 grammi, 3 euro e 67 centesimi. Ah, e poi il tonno ovviamente, non quello da mangiare con l'apriscatole, però. “Io non riesco a prendere neanche il tonno”, ci dice, “Avete presente una scatoletta di tonno? Io prendevo quello in vetro, ma porca puttana costava due euro e cinquanta! Ora ne costa sette”. Non si scaldi, la preghiamo. Otto euro per una boccetta di tonno, conveniamo con lei, può risultare eccessivo. Ma ci sono offerte, anche di marca, a partire da 3 euro e 50: quello Callipo, ad esempio, lo trova tra i rivenditori online a 3 euro e 42 centesimi. Al MiGross di Verona, con un ribasso del 30%, può trovare invece il Consorcio a 4 euro e 19. Cerchi meglio, su. Capiamo lo sconforto, ma nella sua precedente carriera da ministro certamente avrà acquisito l'abitudine di non accontentarsi a osservare la superficie, abbassando lo sguardo per andare più a fondo, – questo è un altro trucco: di solito i prodotti meno cari sono disposti nella parte inferiore degli scaffali – ora le viene chiesto di applicare lo stesso zelo al supermercato. Eh, lo sappiamo: persino per fare la spesa adesso bisogna diventare abili strateghi, signora mia.

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