Pandoro amaro per i “Ferragnez”: aperta un’inchiesta sulla “beneficenza” di Chiara Ferragni

20 Dic 2023 20:24 - di Lucio Meo

Tanto tuonò che piovve. Il procuratore di Milano Marcello Viola ha assegnato all’aggiunto Eugenio Fusco il fascicolo che nasce dall’esposto presentato dal Codacons e da Assourt che ipotizza il reato di truffa sulla vicenda che vede protagonisti l’influencer Chiara Ferrigni e il gruppo Balocco per la vendita di alcuni pandoro. In questo momento il fascicolo è un modello 45 (senza ipotesi di reato, né indagati), gli eventuali accertamenti saranno affidati alla Guardia di finanza.

La denuncia del Codacons e l’inchiesta per truffa aperta su Chiara Ferragni

L’associazione dei consumatori ha inviato a ben 104 procure d’Italia lo stesso esposto, ora potrebbe sorgere un tema di competenza territoriale che potrebbe radicarsi in Piemonte visto che l’azienda dolciaria specializzata nella produzione di dolci ha sede a Fossano (Cuneo). Per il Codacons i clienti che hanno acquistato il pandoro “solidale” a un prezzo di circa 9 euro hanno diritto a chiedere la restituzione dei soldi versati, “considerato che l’acquisto è stato realizzato sulla base di informazioni ingannevoli legate alla destinazione dei proventi delle vendite”. La campagna è già costata all’influencer Ferragni una multa dell’Antitrust. Nessun esposto risulta, invece, sulla vendita delle uova di Pasqua benefiche sponsorizzate sempre dall’imprenditrice digitale in precedenza.

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