La ballerina canadese naturalizzata britannica Lynn Seymour, che insieme a Margot Fonteyn è stata l'étoile più idolatrata e influente del Royal Ballet di Londra, è morta alla vigilia del suo 84esimo compleanno. L'annuncio della scomparsa è stato dato dalla Royal Ballet School.

Leggendaria danzatrice, Seymour ha dato sfogo a un'audacia emotiva sfrenata e a un senso di modernità in uno stile di balletto inglese improntato a un grazioso decoro. Ninette de Valois, fondatrice del Royal Ballet, aveva definito Seymour la più grande danzatrice drammatica del secondo Novecento e lei ha ispirato la creazione di capolavori che hanno cambiato le aspettative del pubblico nei confronti del balletto. In particolare, la sua collaborazione creativa e l'intima intesa con il coreografo Kenneth MacMillan hanno generato gran parte del repertorio principale del balletto britannico degli anni '60 e '70, dagli avventurosi atti unici che esploravano la psicologia della prigionia o le pulsioni sessuali, agli ambiziosi balletti drammatici di "Romeo e Giulietta", "Anastasia" e "Mayerling".

Nata ad Alberta, in Canada, nel 1939, Lynn Seymour ha studiato sotto la guida di Nicholas Svetlanov prima di ottenere, all'età di 15 anni, una borsa di studio per frequentare la Royal Ballet School di Londra. Nel 1956 è entrata a far parte del Covent Garden Opera Ballet, prima di danzare con la Royal Ballet Touring Company, dove è stata nominata solista dopo aver ottenuto un ruolo da protagonista nell'opera innovativa di Kenneth MacMillan, "The Burrow" (1958). Seymour si è poi unita al Royal Ballet, diventando la ballerina principale l'anno successivo, nel 1959. Ha continuato a danzare con entrambe le compagnie, esibendosi in un repertorio che comprende balletti di Frederick Ashton e i grandi classici. 

Il talento audace e drammatico di Lynn Seymour continuò a ispirare le coreografie innovative di MacMillan: creò il ruolo della ragazza sessualmente traumatizzata nel suo balletto più scottante, "The Invitation" (1960), in cui fu per la prima volta in coppia con Christopher Gable. Entrambi non erano solo bellissimi ballerini classici, ma anche straordinari attori, e MacMillan li scritturò poi come protagonisti nel suo "Romeo e Giulietta" (1965). L'amarezza fu grande quando Margot Fonteyn e Rudolf Nureyev ottennero la prima ufficiale del balletto "Romeo e Giulietta" per attirare pubblicità. Seymour danzò il ruolo di Giulietta nel secondo cast, affermandosi tra le maggiori interpreti drammatiche della sua generazione. Nel ruolo di Giulietta fece il suo debutto alla Scala di Milano nell'ottobre 1965, danzando accanto al Romeo di Gable. Quando MacMillan se ne andò per diventare direttore del Balletto di Berlino nel 1966, Seymour andò con lui. Dopo il ritorno di MacMillan a Londra come direttore del Royal Ballet (1970-77), Seymour tornò a far parte della compagnia. Durante questo periodo d'oro della sua carriera, interpretò due dei suoi più grandi ruoli: Natalia Petrovna in "A Month in the Country" di Ashton (1976) e Mary Vetsera in "Mayerling" di MacMillan (1978). 

Nel corso della sua variegata carriera, la Seymour è rimasta un'artista avventurosa e indipendente. Acclamata come una delle interpreti più popolari del Royal Ballet, è apparsa anche come guest star in numerose compagnie di tutto il mondo, tra cui l'Alvin Ailey American Dance Theater, l'American Ballet Theater, il Chicago Ballet, il National Ballet of Canada, il Balletto di Stoccarda, il Balletto dell'Opera di Vienna, il Balletto di Amburgo, il Balletto del Nord e il Balletto di Marsiglia. Ha danzato al London Contemporary Dance Theatre, con Nureyev and Friends al London Coliseum, con il Northern Ballet Theatre. Seymour ha diretto il Balletto di Stato Bavarese a Monaco di Baviera per due anni (1978-80).

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