Bologna

E' morto Dante Stefani, partigiano ed ex dirigente Pci, uno dei padri della Regione Emilia-Romagna

E' morto Dante Stefani, partigiano ed ex dirigente Pci, uno dei padri della Regione Emilia-Romagna
Fu anche presidente di BolognaFiere: "L'ha resa uno strumento di politica industriale"
1 minuti di lettura

BOLOGNA - E' morto a Bologna, all'età di 95 anni, Dante Stefani, partigiano e dirigente del Partito comunista, considerato uno dei "padri", nel 1970,  della Regione Emilia-Romagna, ricoprendo il ruolo di assessore al bilancio nella prima giunta dell'ente, presieduta da Guido Fanti. Nato nel 1927, aveva aderito giovanissimo alla Resistenza con le brigate Garibaldi attive nel Bolognese. Nel 1979 è stato eletto al Senato, dove è rimasto fino al 1987.

Stefani, ricorda il sindaco Matteo Lepore, è stato "un amministratore protagonista della storia del nostro territorio. Dopo l’esperienza nella 4a brigata Venturoli Garibaldi e la fine della guerra ha ricoperto i ruoli di consigliere comunale, assessore con Giuseppe Dozza e Guido Fanti, amministratore del Rizzoli. È stato uno dei padri fondatori delle Regioni, senatore della Repubblica, presidente della Fiera di Bologna, presidente del Museo delle Ceramiche di Faenza. Con lui se ne va un pezzo di storia della città. Alla sua famiglia esprimo il profondo cordoglio personale e a nome dell’Amministrazione comunale".

Stefani, è il pensiero del presidente della Regione Stefano Bonaccini, "appartiene a quella generazione di persone che ha preso nelle loro mani città e territori sconvolti dalla guerra, ne hanno delineato i percorsi di ricostruzione e di ripresa, guardando non solo alle situazioni del momento, pur nella drammaticità in cui si presentavano, ma anche al futuro". Un "uomo delle istituzioni che ha creduto fortemente nel ruolo che potevano avere le nascenti Regioni nei primi anni ‘70, impegnandosi come assessore al bilancio nella prima legislatura dell’Emilia-Romagna".

"L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna piange uno dei suoi padri migliori. La sua morte ci addolora perché priva l’Emilia-Romagna di una delle sue memorie più ricche e lucide, custode degli anni della Liberazione, della ricostruzione e del boom economico", è l'omaggio di Emma Petitti, Presidente dell’Assemblea legislativa.

BolognaFiere lo ricorda così: "Uomo di politica e dalle spiccate capacità manageriali, ha contribuito in modo fondamentale alla crescita di BolognaFiere, gettando le basi per il posizionamento della nostra Società fra i player nazionali e internazionali. Dobbiamo a Dante Stefani, e alla sua consapevolezza che le Fiere erano e sono strumenti di politica industriale, la proiezione della nostra attività all’estero, sui mercati emergenti, per offrire alle imprese italiane l’apertura a nuovi business e, alla nostra Società un indiscusso posizionamento". Negli anni scorsi, per l'editore Pendragon, aveva pubblicato la sua biografia, dal titolo 'A sinistra con il cuore e con la mente', curata da Serena Bersani.