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Fra una settimana l’autopsia sul corpo di Davide Rebellin

Solo dopo potrà essere celebrato il funerale del ciclista nel duomo di Lonigo. Malagò: «Ci daremo da fare perché gli sia restituita la medaglia olimpica»

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Davide Rebellin 

Sarà effettuata martedì nella prossima settimana l’autopsia sul corpo di Davide Rebellin, il grande ciclista vicentino travolto e ucciso da un Tir mercoledì scorso sulla rotatoria della Fracanza, a Montebello. Solo dopo questo adempimento legale sarà possibile celebrare il funerale nel duomo di Lonigo, comune dove vive la famiglia Rebellin. Sempre la prossima settimana dovrebbe essere assegnata la perizia necessaria a ricostruire la dinamica del tragico incidente.

Al momento Wolfgang Rieke, il camionista tedesco di 62 anni che guidava l’autoarticolato che ha travolto il 51enne ciclista vicentino è indagato a piede libero con l’accusa di omicidio stradale e fuga. Il camionista, infatti, sarebbe sceso dal suo mezzo e dopo avere visto il corpo di Rebellin, a terra, sarebbe risalito sul veicolo fuggendo verso Recke, la cittadina tedesca dove abita.

In attesa dell’esito degli accertamenti tecnici irripetibili e di notificare gli atti ai legali dell’autotrasportatore, la procura, tramite il pubblico ministero Claudia Brunino, che sta coordinando le indagini dei carabinieri, potrebbe richiedere al giudice per le indagini preliminari un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di Rieke. Un passaggio che, una volta intrapreso, potrebbe quindi portare all’ulteriore richiesta (sempre al gip) di procedere con un mandato di arresto europeo: il Mae. Provvedimento che farebbe a quel punto attivare la polizia giudiziaria tedesca che dovrebbe procedere con l’arresto (in carcere o ai domiciliari) del presunto responsabile dell’investimento. Se invece il gip non dovesse avallare, qualora la ricevesse, la richiesta di arresto del pubblico ministero, per il 62enne camionista non ci sarebbe alcun provvedimento restrittivo.

Nel frattempo, comunque, le autorità italiane e quelle tedesche sono in contatto in attesa dei provvedimenti che potrebbero essere intrapresi dalla procura o disposti dal tribunale. Wolfgang Rieke, dopo gli accertamenti dei carabinieri, era stato individuato dalla polizia di Steinfurt. Era stato quindi rintracciato ma su di lui non si era potuto procedere eseguendo un fermo di indiziato di delitto poiché il camionista si trovava già lontano dall’Italia.

Oltre all’autopsia sul corpo del campione vicentino, a fornire chiarimenti, forse determinanti, sulla dinamica del drammatico sinistro, sarà la perizia in cui dovrà essere ricostruita la dinamica di quanto accaduto a Montebello nei pressi del parcheggio del ristorante albergo “La Padana”. Per questo potrebbe dover essere esaminato il Tir che stava conducendo Rieke e che al momento non risulterebbe ancora essere stato posto sotto sequestro. Per questo non è escluso che per gli esperti e i consulenti di parte possa essere prevista una trasferta in Germania proprio per esaminare lo stato del mezzo.

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