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Addio a Franco Tatò. Il ricordo di Roger Abravanel: "Non era un tagliatore di teste, era uomo incredibilmente coraggioso"

Il ricordo di Roger Abravanel - saggista, editorialista ed emeritus director di McKinsey - di Franco Tatò

05 Novembre 2022

Franco Tatò, ex dirigente di Olivetti e Mondadori, è morto mercoledì 2 novembre 2022. Il ricordo di Roger Abravanel: "Quando lo conobbi 25 anni fa aveva la reputazione - creatagli dai media - di essere un 'tagliatore di teste'. Niente di più sbagliato. Lui era un uomo incredibilmente coraggioso, che per fare la privatizzazione dell'Enel sull'idee dello Stato. Era un uomo di grande visione, che aveva visto dove andava il mondo. Poi, sì, tagliava i costi, ma non lo faceva tagliando le persone, ma cambiando la produttività riducendo gli sprechi".

https://www.ilgiornaleditalia.it/news/cronaca/422863/addio-a-franco-tato-morto-l-ex-dirigente-di-olivetti-e-mondadori-aveva-90-anni.html

Addio a Franco Tatò. Il ricordo di Roger Abravanel: "Non era un tagliatore di teste"

Inoltre, continua Abravanel, "Franco Tatò era un grande valorizzatore di talenti. Valorizzava le persone. Quando lui lasciò l'Enel, c'erano più persone di quando era entrato e un sacco erano cambiate, in meglio. Inoltre lo ricordo come une persona incredibilmente umana, con un grande calore umano, dai grandi valori molari ed etici. Era un'amministratore delegato di cui ci si poteva fidare. Non avviene spesso. Ed era una persona che ha contribuito a far diventare quello che è oggi l'Enel: uno degli esempi migliori di privatizzazione nel mondo".

Cosa ci lascia in termini di gestione aziendale e di visione industriale? "Sicuramente ci lascia il profilo di quella che era il modello della vera leadership necessaria in questo nuovo secolo", risponde Abravanel. "Un modello", continua, "che sarà ancora più necessario nel mondo che sta mutando, tra cambiamenti climatici e crisi energetica. Ci lascia una delle aziende migliori che noi abbiamo, dopo aver dimostrato che il capitalismo di Stato può fare molto meglio del capitalismo familiare". E ancora: "Era un uomo molto schivo e molto orgoglioso. Avrebbe potuto dare ancora moltissimo, anche alla sua età".

"Il perché si sia creato questa troppo ingiusta immagine di Franco a me è abbastanza chiaro e lo ho spiegato nel mio ultimo saggio 'Aristocrazia 2.0, la nuova élite per salvare l’Italia', nel capitolo 'l’Italia non è un paese per manager'", ha continuato successivamente Abravanel. "Da noi mancano le grandi aziende e il mestiere del manager e del CEO non ha lo stesso lustro dell'imprenditore, anche perché di top manager ce ne sono meno che nel resto del mondo sviluppato (siamo il fanalino di coda delle Fortune 500). Invece abbiamo tantissimi imprenditori perché abbiamo molte piccole aziende. Fateci caso, quante volte sentite o leggete sui media il termine imprenditore e quante volte quello di manager."

https://www.ilgiornaleditalia.it/news/spettacolo/423251/chi-e-sonia-raule-la-moglie-del-manager-franco-tato-per-20-anni-figli-carriera-biografia.html

E infine: "Nel mondo anglosassone (e anche in molti paesi europei) Franco Tatò sarebbe stato un role model leggendario come tanti CEO che hanno fatto meno di lui". 

di Roger Abravanel  

Fonte: Milano Finanza

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