Oggi alle 16 al Tempio crematorio di Asti ultimo saluto all’avvocato Aldo Mirate, 79 anni, parlamentare del Pci dal 1972 al 1979 e penalista di fama nazionale. Mirate si è spento giovedì sera in una clinica di Santena dove era ricoverato da alcune settimane, dopo essere stato colpito da un’emorragia cerebrale il 28 maggio nella sua villa di Valgera, alle porte di Asti. Non aveva più ripreso conoscenza. La funzione laica è riservata a familiari e amici stretti. Mirate lascia la moglie Piera Bruno, ex sindacalista Cgil ed ex assessora comunale, la figlia Silvia, docente universitaria di Diritto amministrativo e il nipotino Aurelio. “Ha saputo coniugare come pochi altri passione, serietà, preparazione, impegno” sottolinea uno dei suoi allievi divenuto socio di studio, Giuseppe Leuzzi. Vasto il cordoglio in città: “Lo ricordiamo con grande affetto. Ricordiamo la sua competenza, la sua umanità. La sua voglia di affrontare anche momenti complicati della vita sindacale attraverso grandi battaglie di principio che hanno contribuito a determinare la modifica di norme a livello nazionale. Con Aldo Mirate viene a mancare una delle figure più nobili legate al sindacato e alla sinistra astigiana” ha scritto la segreteria provinciale della Cgil. Il presidente della sezione penale del tribunale di Asti, Alberto Giannone, ne mette in luce l’autorevolezza: “Conoscevo l’avvocato Mirate nelle aule di giustizia da quasi trent’anni. Arrivava sempre preparatissimo e combattivo in tutti i processi, da quello per reati minori a quelli per omicidio. Anche per un giudice era un piacere ascoltarlo in udienza. Era un grandissimo penalista, rigoroso e intransigente nell’esercizio del diritto di difesa ma sempre corretto verso i magistrati. Lascia un grande vuoto ma anche un bellissimo ricordo in tutti gli operatori di giustizia che hanno avuto la fortuna di conoscerlo”. In una lettera che ha voluto fosse resa pubblica dopo la morte, Mirate si è rivolto ai giovani: “La vita è una bella avventura che vale la pena di essere vissuta. Sarebbe ancora più bella se non vi fossero gli opportunisti, gli indifferenti, i ciarlatani ed i voltagabbana in servizio permanente. In gioventù ho fatto politica ed ho conosciuto uomini straordinari. Ho fatto l’avvocato per oltre 40 anni e ho difeso la libertà degli uomini, cercando (spesso invano) la giustizia. A tutti dico, quando al mattino vi alzate per “correre” la vostra giornata, alzate lo sguardo, guardate lontano, scrutate l’orizzonte. Non vedrete il “sole dell’avvenire” che vedevo io da ragazzo, vedrete forse una lucina. E’ la luce di una società più giusta, più umana, più felice. E’ la luce che mi ha guidato nella vita. E’ la luce che dovrete continuare ad inseguire voi, per voi stessi, per i vostri figli, per quelli che verranno dopo di voi”.

I commenti dei lettori