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Webuild, la Corte Suprema del Texas dà il via libera all'alta velocità
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Webuild, la Corte Suprema del Texas dà il via libera all'alta velocità

di Emma Bonotti
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Concluso il dibattito giuridico che ostacolava la costruzione della prima linea ferroviaria ad alta velocità degli States. Ma le difficoltà non sono finite: le dimissioni del ceo di Texas Central aumentano l'incertezza | Webuild in pole position per commessa in Uk, il titolo balza

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Via libera ai lavori per il primo treno ad alta velocità degli Stati Uniti. Dopo una lunga vertenza nei tribunali dello Stato, la Corte Suprema del Texas ha conferito alla società Texas Central il diritto di espropriare i terreni necessari alla realizzazione del progetto. Tra le tante società coinvolte nella costruzione della linea spicca l'italiana Webuild che, con la sua controllata Lane, realizzerà tutte le opere di ingegneria civile per contratto che vale 16 miliardi di dollari.

Semaforo verde per la prima linea ad alta velocità degli States

Un progetto magistrale da 30 miliardi di dollari che vede coinvolte diverse realtà internazionali. Oltre all'italiana Webuild, che si avvarrà della collaborazione di Gruppo Ferrovie dello Stato e della controllata Lane per i lavori di ingegneria gestionale, Central Japan Railway fornirà il treno Tokaido Shinkansen, attivo con successo da oltre mezzo secolo in Giappone, e la spagnola Renfe si occuperà della gestione ferroviaria. In appena 90 minuti, la nuova linea ferroviaria collegherà Dallas a Huston, permettendo a circa 100mila pendolari alla settimana di percorrere in modo più sostenibile i 279 chilometri che separano le due città. Si tratta del primo treno ad alta velocità degli States, in grado di raggiungere circa 300 chilometri orari riducendo, secondo i calcoli, di oltre 100mila tonnellate le emissioni di gas serra. Inoltre, con la costruzione della ferrovia verranno creati circa 17mila posti di lavoro diretti e oltre 20mila indiretti. Una volta che i treni entreranno in servizio saranno impiegati 1.500 lavoratori diretti sull'intera linea.

Dettagli sul dibattito giuridico che bloccava i lavori

Lo scorso dicembre, l'ufficio del procuratore generale del Texas, Ken Paxton, si era schierato dalla parte del proprietario terriero, James Mile, della contea di Leon, che aveva fatto causa alla Texas Central per impedirle di rilevare la sua proprietà di 600 acri (2,43 chilometri quadrati). Davanti alla corte, Paxton aveva sostenuto che la società non avesse dimostrato di poter ottenere i finanziamenti per costruire effettivamente la linea ferroviaria. Tuttavia, venerdì 24 giugno la Corte, riconoscendo a Texas Central lo status di compagnia ferroviaria, le ha conferito "l'autorità di dominio eminente secondo il Codice dei trasporti del Texas", annullando la sentenza del tribunale di primo grado che favoriva il proprietario e confermando l'appello che invece respingeva la sua richiesta.

La notizia non convince né gli analisti né il mercato

Per gli analisti di Bestinver Securities la notizia rappresenta un importante passo in avanti per la realizzazione dell'opera da 16 miliardi di dollari. Tuttavia, la recente dimissione del ceo di Texas Central seguita dalla dipartita dell'esecutivo ha aggiunto un velo di incertezza sulle tempistiche del progetto. Il 25 maggio gli analisti di Bestinver avevano rivisto al ribasso il rating su Webuild da buy a hold e l'intervallo del target price da 2,20-2,40 euro a 1,80-1,90 euro, temendo che l'inflazione galoppante potesse mettere a rischio la profittabilità della società. Successivamente, il 27 giugno, hanno ridotto le stime sull'ebitda adjusted del 16% per il 2022, da 606 a 511 milioni di euro, e del 10% per il 2023, da 675 a 608 milioni. Anche per gli analisti di Banca Akros le difficoltà non sono ancora del tutto superate: dopo gli ostacoli giuridici Webuild dovrà assicurarsi i finanziamenti necessari per la costruzione dell'opera. Avendo una "visibilità limitata" al riguardo, gli analisti di Banca Akros hanno confermato la raccomandazione neutral e il target price a 2,20 euro sul titolo che a Piazza Affari flette dello 0,20% a 1,471 euro. (riproduzione riservata)

Orario di pubblicazione: 27/06/2022 12:15
Ultimo aggiornamento: 27/06/2022 12:15


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