È l’unico animale ancora in vita di quelli che popolarono lo zoo di Cuneo, chiuso nel 1984. Ed è stato uno dei primi pappagalli nati in cattività. «Siamo invecchiati insieme, solo che lui è più giovane, è del 1970 io invece del ’37» spiega Remigio Luciano, anima del Centro recupero animali selvatici di Bernezzo. Il Cras nasce nel 2001 ma prima fu il luogo dove Luciano ospitò buona parte degli animali dello zoo di Cuneo per prendersene cura fino alla morte. Lui li conosceva bene perchè per alcuni anni lo gestì. Oggi al posto delle gabbie ci sono i Giardini Fresia. Tra i tanti animali dello zoo c’era, e c’è ancora, un pappagallo Ara ararauna. «Non gli ho mai dato un nome, lo chiamo semplicemente Aara ararauna, non ho l’abitudine di dare nomi agli animali» spiega Luciano e racconta: «È nato nello zoo di Napoli nel 1970. Della nidiata lui era quello sfortunato perché aveva problemi ad un’ala. L’allora direttore dello zoo partenopeo di cognome faceva: Cuneo. Ci sentimmo al telefono e lui, forse per simpatia verso la città che si chiamava come lui, regalò quel pappagallo allo zoo che lo prese per fare compagnia ad un altro pappagallo rimasto solo dopo la morte della femmina». Nemmeno il trasferimento da Cuneo a Bernezzo ha turbato le abitudini di Ara. Forse perchè ha sempre avuto vicino il suo amico Remigio. «L’ho portato spesso nelle case di riposo per fare pet therapy. E al mattino quando arrivavo in ufficio mi diceva “Buongiorno direttore” e alzava un’ala per salutare. Adesso è un po’ vecchietto, e quindi meno esuberante». Al mattino Ara viene messo fuori dalla gabbia e sistemato su un trespolo all’aperto dove passa la giornata a controllare il via vai nel Centro. «Ha i suoi anni ma non è una rarità - tiene a precisare Luciano -. Al Cras ricordo portarono un pappagallo Ara che ne aveva 75». 

I commenti dei lettori