Donald Trump e l'elogio delle armi: "L’esistenza del male non è un buon motivo per disarmarci"
di Alberto Flores D’Arcais
L'ex presidente trasforma l'annuale kermesse della Nra di Houston nel comizio della ricandidatura. A pochi giorni dalla strage di Uvalde, la sua soluzione per le scuole è mettere polizia e controlli: "L'unico modo per fermare un cattivo con una pistola è un bravo ragazzo con una pistola"
Era il più atteso e non ha voluto deludere i suoi fans. Quando Donald J. Trump - per quattro anni presidente degli Stati Uniti tra i più divisi di sempre - è salito sul palco della 151° convention della National Rifle Association (Nra), l’America stava ancora, a fatica, elaborando il lutto della strage nella scuola elementare di Uvalde, Texas.
Houston, sede della annuale kermesse della potente lobby delle armi, è la più grande metropoli del Lone Star State, lo Stato che di pistole e fucili ha fatto un simbolo identitario, a Houston i texani erano gli attivisti più numerosi e più convinti che la libera vendita delle armi nulla avesse a che fare con la mattanza dei bimbi di Uvalde.
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