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Chi è Paolo Graziosi, moglie e figli: tutto su vita privata e carriera dell'attore di Pinocchio

Tutto su Paolo Graziosi, l'attore di Pinocchio. Ecco chi è: vita privata, carriera, moglie e figli

01 Febbraio 2022

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Fonte: YouTube

L'attore italiano Paolo Graziosi è noto soprattutto per aver interpretato il Mastro Ciliegia nel film Pinocchio. Attore attivo dagli anni Sessanta soprattutto a teatro, ma anche al cinema e in televisione, Graziosi debutta sul grande schermo nel 1962 ne Gli arcangeli di Enzo Battaglia e viene notato da Franco Zeffirelli, che lo sceglie per il ruolo di Mercuzio nel suo adattamento teatrale di "Romeo e Giulietta".

Nel 2019 interpreta il Mastro Ciliegia nel film Pinocchio, diretto da Matteo Garrone. Graziosi veste i panni del personaggio da cui parte l’intera storia: è lui a trovare il pezzo di legno parlante che donerà a Geppetto. 

Chi è Paolo Graziosi: vita privata

Nato il 25 gennaio 1940 a Rimini, Graziosi debutta sul grande schermo nel 1962 con il film "Gli arcangeli" di Enzo Battaglia e viene notato da Franco Zeffirelli, che lo sceglie per il ruolo di Mercuzio nel suo adattamento teatrale di "Romeo e Giulietta" (1964). Della vita privata di Paolo Graziosi si sa poco, essendo lui un uomo molto riservato. Grande amante del teatro e ammiratore dei ruoli creati da William Shakespeare e Luigi Pirandello, da quel momento la sua carriera si lega particolarmente al palcoscenico dei teatri, che alternerà per sempre a cinema e televisione. 

Dopo aver preso parte al film a episodi "La vita provvisoria" (1962) di Hervé Bromberger e Vincenzo Gamma, e al mediometraggio "Ginepro fatto uomo" (1962) di Marco Bellocchio, Graziosi mette a frutto la sua esperienza teatrale interpretando il cavaliere di Ripafratta nell'adattamento cinematografico de "La locandiera" (1966) di Franco Enriquez. Grazie al regista Bellocchio l'attore è coprotagonista di "La Cina è vicina" (1967), in cui incarna il factotum Carlo, giovane ragioniere militante del Partito Socialista Unificato, che aiuta il professore protagonista (Glauco Mauri) a tentare la scalata politica e nel frattempo gli mette incinta la sorella.

La carriera di Paolo Graziosi

Alla fine degli anni '60, Paolo Graziosi diventa protagonista di una serie di film tv su personaggi storici, come ad esempio "Il complotto di luglio" di Vittorio Cottafavi. Poi torna al cinema per interpretare lo scultore Gian Lorenzo Bernini alle prese con la realizzazione del baldacchino di San Pietro nel film "Galileo" (1968) di Liliana Cavani. L'anno dopo ha un ruolo secondario in "Cuore di mamma" (1969).Nel 1972 appare in "Il tema di Marco" di Massimo Antonelli e "D'amore si muore" di Carlo Carunchio. Graziosi incarna Galano in "Cadaveri eccellenti" (1976) di Francesco Rosi, tratto dal romanzo "Il contesto" di Leonardo Sciascia.

Attivo anche sul fronte televisivo, recita in "Le affinità elettive" (1978), "Il processo" (1978), "Trionfi e caduta dell'ultimo Faust" (1980), "Il giovane dottor Freud" (1982), "Nucleo zero" (1984). Successivamente, Graziosi dirada l'attività cinematografica per dedicarsi maggiormente alla sua grande passione, il teatro. Sul grande schermo continua a recitare in "Buon Natale... buon anno" (1989) di Luigi Comencini; nel 1991 appare ne "La condanna" di Marco Bellocchio, in cui interpreta il procuratore capo, e nella serie tv "I ragazzi del muretto". Incarna un colonnello dei carabinieri in "Una storia semplice" (1991) di Emidio Greco, tratto dall'omonimo romanzo di Leonardo Sciascia, l'ultimo film interpretato in Italia da Gian Maria Volonté. Graziosi è Francesco Mancini ne "Il lungo silenzio" (1993) di Margarethe von Trotta, su un magistrato, alle prese con un'inchiesta delicatissima, che viene ucciso in un attentato, mentre veste i panni del colonnello dei carabinieri Tagliaferri in "Ormai è fatta!" (1999) di Enzo Monteleone.

Molto amato dai grandi registi per film autoriali, da Marco Bellocchio a Francesco Rosi, da Liliana Cavani a Luigi Comencini, la sua ultima interpretazione è stata nel film "Tre piani" (2021) di Nanni Moretti, con il ruolo del marito di Anna Bonaiuto. Tra le sue più recenti apparizioni cinematografiche "Nessuna qualità agli eroi" (2007) di Paolo Franchi; "Il papà di Giovanna" (2008) di Pupi Avati; ha prestato il volto ad Aldo Moro ne "Il divo" (2008) di Paolo Sorrentino; è stato Carlo Antici ne "Il giovane favoloso" (2014) di Mario Martone, biopic sul grande poeta Giacomo Leopardi; "Pinocchio" (2019) di Matteo Garrone.

Paolo Graziosi: moglie e figli

Della vita privata di Paolo Graziosi si sa poco, essendo lui un uomo molto riservato. La figlia Viola Graziosi è una giovane attrice che fin da piccola ha seguito le orme del papà. In un'intervista al magazine Mam-e raccontava "Ho iniziato ad amare il teatro subito, quasi da neonata. Seguivo papà, lo seguivo in tournée: ero affascinata, non capivo cosa lo rapisse. Imparavo tutto a memoria: nei miei disegni di bambina c’era spesso il teatro: le poltrone in primo piano, con i numeri dei posti, e poi mio papà in scena.

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