Paolo Graziosi, il Covid la vera causa della morte: l'attore era vaccinato?

Paolo Graziosi ha vinto la battaglia contro il tumore ma ha peso quella contro il Covid, il quale è stato la causa della sua morte (non si sa se l'attore era vaccinato o meno). La tragica notizia, è stata resa nota dalla famiglia: "I familiari vogliono omaggiare l'artista insieme a tutte le persone che lo hanno conosciuto e amato". Graziosi aveva 82 anni. Si è spento nella mattinata di martedì 1 febbraio 2022 all'ospedale San Bortolo di Vicenza, dopo aver lottato - e vinto - contro il cancro è stato sconfitto dal Covid 19.

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Paolo Graziosi: causa morte

Il Covid è stata la causa della morte dell'attore. Contagiato qualche tempo prima, le sue condizioni di salute sono progressivamente peggiorate negli ultimi giorni. Lascia la moglie Elisabetta Arosio, la figlia Viola, nota attrice teatrale, e il figlio Davide. La sua ultima interpretazione è stata nel film "Tre piani", del 2021, di Nanni Moretti. In quell'occasione aveva interpretato il marito di Anna Bonaiuto.

La notizia del decesso per colpa del Covid dell'attore ha fatto quindi scoppiare una nuovo polemica sul vaccino contro il Covid. 

Il suo esordio cinematografico risale al 1962, ne Gli arcangeli diretto da Enzo Battaglia. Successivamente fu notato da Franco Zeffirelli che lo diresse, in teatro, nel Romeo e Giulietta, scegliendolo per il ruolo di Mercuzio. La sua carriera esplose di lì a poco. Attivo soprattutto a teatro, non ha mai abbandonato del tutto  il cinema e la televisione. Tra le sue molteplici rappresentazioni teatrali, campeggia quella de La lezione, tratta da uno scritto di Eugène Ionesco, che è una delle opere del genere del teatro dell'assurdo. Prese anche parte al riallestimento di Der Park, con la regia di Peter Stein.

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Paolo Graziosi, era vaccinato?

Non si hanno informazioni sul fatto che Paolo Graziosi sia vaccinato o meno contro il Covid. Sicuramente avrebbe dovuto fare il vaccino, dato l'obbligo vaccinale imposto dal Governo a inizio gennaio 2022. Inoltre è anche vero che Graziosi era in precarie condizioni di salute. Dunque, considerato soggetto fragile, dovrebbe essere stato tra i primi ad avere avuto la possibilità di fare il vaccino contro il Covid, a meno che non gli sia stato sconsigliato dopo un parere medico. Rimane poi possibile che, data la sua età, Graziosi abbia fatto il vaccino mesi e mesi prima di essere contagiato.

La sua morte ha provocato una nuova polemica sull'efficacia dei vaccini, i quali, anche dopo i picchi di contagi di dicembre e gennaio, sono ritenuti da sempre più persone "quasi inutili".