Lo scrittore Vitaliano Trevisan è morto a  61 anni. Attore, drammaturgo, sceneggiatore, esordì nella letteratura con il romanzo I quindicimila passi. Il suo libro più recente è Works (Einaudi, 2016). 

Nato a Sandrigo, vicino Vicenza, nel 1960, era arrivato tardi alla scrittura. Prima era stato operaio gelataio, geometra. Esperienza questa raccontata in Works: testo autobiografico in cui Trevisan raccontava anche l'impossibilità di allontanarsi dalla propria storia e dalla propria educazione, da quella vicenda di famiglia che è sempre, scriveva, «una storia di soldi».

Nato nel 1960, ha vissuto a lungo a Cavazzale, spostandosi  in seguito a Roma e poi tornando nel Vicentino (a Crespadoro, dove ha casa e dove ha trascorso lunghi anni con il fedele cane Dean Martin), arrivando poi fin nei dintorni di Pisa. Ha pubblicato i primi racconti (Un mondo meraviglioso nel 1997 e Trio senza pianoforte/oscillazioni nel 1998) per poi divenire famoso con il romanzo I quindicimila passi (Einaudi, 2002), molto apprezzato dalla critica. Il libro ha ricevuto il Premio Lo Straniero e il Campiello Francia 2008. Nel 2003 è autore del soggetto e della sceneggiatura di Primo amore di Matteo Garrone, assieme al regista stesso e a Massimo Gaudioso, nonché attore principale. Recita anche nel film Il riparo, in Dall'altra parte del mare e, per la tv, in R.i.s Roma- Delitti imperfetti. Nel 2016 è coprotagonista del film Senza lasciare traccia. Nel 2017 vince il Premio Riccione per Il delirio del particolare. Lo scorso autunno ha preso parte alle riprese di Un passo dal cielo.

È stato uno dei primi artisti italiani a prendere pubblicamente una posizione contro l'istituzione della carta verde sanitaria, spiegandone i motivi lo scorso agosto in un'intervista al GdV. «Se mi chiedono il green pass non andrò in scena o su un set - disse -. Lo ritengo un mezzo discriminatorio». Netta anche la sua posizione sui vaccini. «Non sono tenuto a giustificare la mia scelta più di quanto sia obbligato a rispondere al telefono o al campanello di casa - aveva scritto sulla sua pagina Facebook -. Ps.: continuerò a scrivere copioni e sceneggiature anche se non potrò essere presente a spettacoli o proiezioni».

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