«Preoccupati» per la variante Omicron? «Mi sembra un termine largamente eccessivo». A dirlo è Franco Locatelli, coordinatore del Cts e presidente del Css a Buongiorno su SkyTG24. «Sappiamo - aggiunge - che questa è una variante che ha avuto una diffusione importante in Sudafrica, il tempo che ci ha messo per diventare predominante è largamente ridotto rispetto alle altre varianti, c'è stato un incremento del 260% quasi dei casi in quel Paese: il tutto supporta una maggior contagiosità. Ma non abbiamo nessuna evidenza che possa provocare malattia più grave o sfuggire all'effetto protettivo dei vaccini in maniera importante». La rassicurazione dei vaccini resiste anche contro la nuova variante. 

***Iscriviti alla Newsletter Speciale coronavirus

Intanto sono i giorni dell’attesa del via libera di Aifa al vaccino in età pediatrica per iniziare con le somministrazioni «il 23 di dicembre, poi magari sarà qualche giorno prima o qualche giorno dopo» conferma Locatelli. «Semplicemente perché per quella data saranno disponibili le formulazioni pediatriche, in quanto la dose per la fascia di età 5-11 anni è di un terzo, 10 microgrammi, rispetto alla dose per l'adulto. Si è proprio voluto evitare il prelievo dalle fiale degli adulti, perché avrebbe creato situazioni in qualche modo aleatorie, per questo si è preferito aspettare la disponibilità di formulazioni pediatriche» ha precisato. Locatelli poi aggiunge: «Si sta ragionando per creare aree pediatriche negli hub vaccinali. Ho anche sentito frasi secondo cui occorre aspettare quello che emerge dalla vaccinazione in altri Paesi, ma se facciamo tutti così nessuno avrà mai dei dati. Cerchiamo di fidarci delle evidenze degli studi scientifici».

Sull'obbligo vaccinale nei bambini Locatelli dice di non accarezzare assolutamente l'idea. «Assolutamente no, è un'opzione che va offerta, va fatta opera di convincimento, spiegando perché c'è un vantaggio nel vaccinare i bambini, per tutela della loro salute e dei loro spazi educativi e sociali. Ma non considererei l'obbligo». Così come il Green Pass: «Neanche - conclude Locatelli - se n'è già discusso, e il ministro Speranza è stato chiaro nel dire che in questo momento non si considerava questa ipotesi». 

I commenti dei lettori