Il filosofo francese Jean-Luc Nancy, una delle figure più importanti e originali del pensiero filosofico contemporaneo e uno degli esponenti di punta del decostruzionismo insieme a Jacques Derrida, è morto lunedì sera a Strasburgo all'età di 81 anni. La notizia della scomparsa è stata data dal suo editore al quotidiano parigino "Le Monde", confermando le informazioni del giornale regionale "Dernières nouvelles d'Alsace".

Era professore emerito di filosofia all'Università di Strasburgo, membro del Collegio Internazionale di Filosofia e autore di numerosi e influenti saggi. Nato a Bordeaux il 26 luglio 1940, Nancy si laureò in filosofia a Parigi sotto la guida di Derrida nel 1962, ottenendo il suo dottorato con un lavoro su Immanuel Kant con Paul Ricoeur e pubblicando subito dopo lavori su Karl Marx e Friedrich Nitzsche. Nel 1968 divenne assistente all'Università 'Marc Bloch' di Strasburgo dove successivamente ottenne la cattedra all'Istituto di Filosofia. Ha insegnato anche nelle università di Berkeley, Berlino, Irvine e San Diego.

I principali argomenti filosofici che ha affrontato riguardano le problematiche politico-sociali, le modalità di sviluppo e costruzione della società e la coesistenza degli individui nella società moderna. Si è occupato anche di estetica e arte, collaborando con registi e artisti di fama internazionale, tra cui Abbas Kiarostami, Claire Denis, Claudio Parmiggiani, Mathilde Monnier e Simon Hantaï. 

Il suo pensiero si è articolato su diversi piani. Dalla riflessione più strettamente politica (di particolare importanza le sue ricerche sulla comunità, sui limiti della democrazia e le più recenti sulla decostruzione del cristianesimo) a quella più vasta sull'arte e l'estetica (significativo in questa direzione il testo "Le Muse", Diabasis, 2006). Molto interesse hanno suscitato i suoi libri autobiografici sulla condizione di trapiantato di cuore ("Corpus", Cronopio, 1992, e "L'intruso", Cronopio, 2006).

Tra i suoi tanti libri tradotti in italiano da Einaudi figurano "L'esperienza della libertà" (2000), "Essere singolare plurale" (2001 e nuova edizione 2021) e "La creazione del mondo o la mondializzazione" (2003). In italiano sono usciti anche: "Un pensiero finito" (Marcos y Marcos, 1992), "La comunità inoperosa" (Cronopio, 1992), "Il mito nazi" (Il Melangolo, 1992), "Corpus" (Cronopio, 1995), "Il senso del mondo" (1997), "L'esperienza della libertà" (2000), "Essere singolare plurale" (2001), "Il ritratto e il suo sguardo" (Raffaello Cortina, 2002), "Sull'agire" (Cronopio, 2004), "Del libro e della libreria. Il commercio delle idee" (Raffaele Cortina, 2006), "Tre saggi sull'immagine" (Cronopio, 2007), "Il giusto e l'ingiusto" (Feltrinelli, 2007), "Verità della democrazia" (Cronopio, 2008), "Il peso di un pensiero" (Mimesis, 2009), "Sull'amore" (Bollati Boringhieri, 2009), "Il peso di un pensiero, l'approssimarsi" (Mimesis, 2009), "Corpo teatro" (Cronopio, 2010), "Il corpo dell'arte" (Mimesis, 2014), "Del sesso" (Cronopio, 2016), "La comunità sconfessata" (Mimesis, 2016), "Cosa resta della gratuità?" (Mimesis, 2018), "La sofferenza è animale" (Mimesis, 2019), "Escluso l'ebreo in noi" (Mimesis, 2019), "Decostruzione del cristianesimo. La dischiusura" (Cronopio, 2021).

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