ROMA. E' morto al Policlinico Gemelli di Roma, dopo una breve malattia, l'attore comico Gianfranco D'Angelo. Il 19 agosto avrebbe compiuto 85 anni.  Romano di origine, D'Angelo comincia a farsi conoscere debuttando nel teatro nel 1963 e poi lavorando al Puff chiamato da Lando Fiorini tra il 1968 e il 1970. Successivamente viene scelto da Garinei e Giovannini per il ruolo dell'arcivescovo tedesco in "Alleluja brava gente" con Renato Rascel e Gigi Proietti. In seguito lavora in vari cabaret d'Italia, fra cui il Derby di Milano, e si farà apprezzare al teatro romano "Il Bagaglino", dove troverà Gabriella Ferri, Oreste Lionello, Enrico Montesano e Pippo Franco. Dopo alcune partecipazioni in programmi Rai, come Milleluci (1974 con Raffaella Carrà), Dove sta Zazà (1973) e Mazzabubù (1975), D'Angelo nel 1979 è il protagonista de “La sberla” seguito da diciannove milioni di telespettatori. 

È morto l'attore Gianfranco D'Angelo, protagonista da "Striscia la Notizia" a "Carramba che sorpresa"


Boom di popolarità
Ma il boom di popolarità arriva con “Drive in” (1983-1988): il comico interpreta Armando, un domatore di insuccesso che cerca ogni volta di far compiere a un cocker, assolutamente indifferente, degli esercizi circensi improbabili al grido “Has Fidanken”. Nel 1988 conduce su Italia 1 assieme a Ezio Greggio la prima stagione del programma Striscia la notizia. Nel 1992 è il protagonista della sitcom Casa dolce casa, assieme a Alida Chelli e Enzo Garinei; nella serie compare anche sua figlia, Daniela D'Angelo, che interpreta il ruolo della figlia come nella vita. Dopo aver vinto quattro Telegatti, nel 2001 vince il Delfino d'oro alla carriera.

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