Fino al 2019 era ancora sulla panchina del Gradisca in Promozione, perché per Giuliano Zoratti il calcio era vita e passione. L’ex tecnico della Pro Vercelli si è spento a Udine, dov’era nato quasi 74 anni fa. Un tecnico che all’ombra del «Robbiano» ha lasciato un segno come mister genuino, attento e preparato. La Pro di Giuseppe Celoria era stata la sua prima panchina da «head coach» ma aveva fatto esperienza come giocatore, quindi da vice di Massimo Giacomini. Arrivò a Vercelli nell’estate dell’86 e restò fino al 3 giugno ’90. Stagioni indimenticabili in cui Zoratti si era fatto apprezzare, oltreché per le qualità tecnico-tattiche, pure per i valori umani. Un vero signore. Anche nella sconfitta.

L’epilogo della sua esperienza vercellese è stato amaro: il 6-1 incassato a Pontedera che spezzò il sogno C1. Ma sono tanti i match memorabili: il successo 2-1 nel derby dell’86 con il Novara deciso dalla doppietta su rigore di Solimeno, l’1-0 di Re al Montevarchi nel maggio ’88 che avvicinò la Pro alla C1 e tutta l’esaltante stagione ’89-’90 nella quale i bianchi inanellarono una delle strisce d’imbattibilità più lunghe della storia (il primo ko con il Siena alla 21ª giornata). Zoratti era passato alla Massese, conquistando la B con la Reggina e collezionando altre panchine (Novara, Livorno, Juve Stabia, Avellino, Itala San Marco) ma la Pro gli era rimasta nel cuore. Corrisposto. Una delle sue ultime venute a Vercelli era stata per la presentazione del libro su Felix Lombardi, dirigente e amico. Nonostante fosse malato da tempo, la morte di Zoratti ha scosso tutti. Tanti i messaggi d’affetto. Stefano Sora, capitano di quella Pro: «A un anno di distanza da Simoni, altro pezzo del mio cuore se n’è andato. Buon viaggio, mister». Alberto De Rossi, ex tecnico delle giovanili bianche: «Ciao Giuliano, amico, uomo, professionista vero con il quale ho avuto modo di lavorare». Andrea Petroni, attaccante della Pro: «Con lui ho trascorso due anni indimenticabili». Giuliano Zoratti lascia la moglie Maria Grazia e la figlia Veronica.