Era appena riuscita a finire la  saga delle  ‘Sette sorelle', pubblicata in Italia da Giunti (l’ultimo libro, “La sorella perduta” è uscito a maggio ed è tuttora nella top ten dei  più venduti): un fenomeno globale,  tradotto in 37 lingue e che ha venduto nel mondo oltre 30 milioni di copie. E’ morta oggi  a 55 anni la scrittrice Lucinda Riley  «circondata dalla sua famiglia che era per lei così importante – scrivono i familiari in una nota – . Ci rendiamo conto che questo sarà un terribile shock per chi non era  al corrente che Lucinda negli ultimi quattro anni stava combattendo contro il cancro. Lucinda ha toccato le vite di tutti coloro che ha incontrato e di chi ha letto le pagine delle sue storie. Ha profuso amore e gentilezza in tutto quello che ha fatto, e continuerà a ispirarci per sempre. Ma, soprattutto, Lucinda amava la vita, e ha vissuto ogni momento al massimo».

 «Nel dolore e nella gioia del viaggio, ho imparato la lezione più importante che la vita possa offrire, e ne sono contenta. Il momento è tutto ciò che abbiamo» è l'ultimo messaggio che ha voluto lasciare Lucinda Riley ai suoi numerosissimi fans e lettori. E  ogni suo libro era davvero un viaggio in technicolor nel tempo e nello spazio, dalla New York scintillante della moda alla savana coloniale della Mia Africa, dalle case nobiliari nella campagna inglese tra le due guerre al Mar Egeo scintillante d’estate: non a caso la sua saga delle Sette Sorelle  diventerà presto una serie tv prodotta da Raffaella De Laurentiis a Hollywood.  Lei stessa aveva alle spalle una breve  carriera da attrice nel cinema, in teatro e televisione. Origini irlandesi – era nata  come Lucinda Edmonds a Lisburn, nell'Irlanda del Nord, il 16 febbraio 1966 –  bionda e minuta, apparteneva  a una stirpe di attrici teatrali e  ha iniziato a calcare le scene da ragazzina interpretando anche molti sceneggiati. Due mariti, quattro figli più tre acquisiti dal secondo marito, incontrato grazie a un annuncio per cuori solitari, il primo libro l’ha scritto a 24 anni quando era costretta a letto da una lunga malattia. Non si è più fermata.  

Le sette sorelle della sua saga sono quelle della costellazione delle Pleiadi: Merope,  Electra,  Maia, Alcione (Ally), Celeno (CeCe), Asterope (Star) e Taigete (Tiggy). Sono state adottate in fasce da un misterioso miliardario svizzero, Pa’ Salt e hanno avuto le opportunità di assecondare i loro talenti e i loro sogni, il che non significa che siano felici, anzi. Finché, alla morte misteriosa del padre, a ognuna di loro non è data la possibilità di scoprire le proprie radici. Il che offre il pretesto a Riley per raccontare le conquiste e le sofferenze delle donne nei secoli in giro per il globo: facendo toccare con mano alle nostre eroine che la libertà non è scontata e solo dopo il viaggio alla scoperta di sé può arrivare il lieto fine.  Quanto a passione, la vulcanica scrittrice irlandese non aveva nulla da invidiare alle sue eroine. «Sono state la mia vita per sette anni – diceva -. Potrei dover andare in terapia una volta terminata perché sarà come perdere le mie migliori amiche». Invece se ne è andata con loro

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