E' morto il fotografo Giovanni Gastel. 65 anni era ricoverato in condizioni già gravissime al fiera di Milano per Covid. La notizia del decesso dal suo ufficio stampa. Figlio di Giuseppe Gastel e Ida Visconti di Modrone, nipote di Luchino Visconti, Gastel si è affermato come fotografo di moda, per poi occuparsi anche di progetti con fini artistici e di ritratti. Fra le personalità che ha immortalato Barack Obama, Maradona e Fiorello, da Pino Daniele a Johnny Depp. Sue le immagini della campagna pubblicitaria di Chiara Boni con Malika Ayane a cui ha dedicato un post su Facebook la scorsa settimana. Il MAXXI a Roma recentemente gli aveva dedicato la mostra 'Giovanni Gastel. The People I like'

 

Giovanni Gastel era  figlio di Nane Visconti di Modrone, sorella del regista e nipote dell’industriale. Il padre  all’inizio non sembra apprezzare l’idea di un figlio fotografo e come incoraggiamento gli regala un pettine e uno specchio. «Perché sei destinato a fare fototessere tutta la vita. E sai, il cliente potrà sistemarsi un po’ prima dello scatto». I primi still life per Christie’s fotografando quadri nelle case dei ricchissimi con i camerieri a controllare che non rubi i posacenere, poi le bizze dell’ambiente della moda; ?«Nonno Giuseppe ci diceva “voi dovete vivere in modo che il mondo vi perdoni di essere nati ricchi” – raccontava a Sara ricotta su “La stampa” – , e l’educazione aristocratica all’antica fa sì che tu non possa mai dire “lei non sa chi sono io”. Così ho fatto per anni servizi ai matrimoni, duplicati e fototessere accettando quel che la vita dà e costruendo sui valori. Lo humour mi ha aiutato, la mamma diceva che se uno ce l’ha è più difficile che sia proprio un cretino».

Arrivano gli Anni Ottanta e nasce la moda italiana, la sua prima copertina è un incontro choc con l’assistente di Ferré... «”La Gastel?” urlava come un pazzo, “Chi czz è questa Gastel? … Mi avevate detto che la cover l’avrebbe scattata Oliviero (Toscani, ndr) non ‘sta Gastel!”».Inutile dire che poi sarà un idillio e «la Gastel» scatterà per tutti - Missoni, Krizia, Trussardi, Versace - e poi lascerà Milano per Parigi e fotograferà Dior.   – diceva ancira in quell’intervista –  Prima la fotografia era considerata un mestieraccio, la moda invece ha fatto di noi degli artisti. E io l’ho fatta molto “da lombardo”, con impegno. Questo è piaciuto a papà».  Still life, moda, ritratti.  «Il mio stile lo porto ovunque. Su una top model, un personaggio o un bottone. Sono un fotografo e lì mi gioco la vita».

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