31 Dicembre 2020
Carcere (fonte foto Lapresse)
E' morto, all'età di 80 anni, Samuel Little, descritto dall'FBI come "il serial killer più prolifico nella storia degli Stati Uniti". A riportarlo è la Bbc.
Little stava scontando la sua pena: il serial killer aveva come vittime persone vulnerabili, prostitute e tossicodipendenti.
Samuel Little era un pugile molto competitivo. Secondo le accuse, avrebbe preso prima a pugni le sue vittime e poi le avrebbe strangolate. Sui corpi di alcune delle vittime del serial killer degli Usa non sono infatti mai stati rinvenuti segni di armi da fuoco.
Per questo motivo, molti decessi erano stati erroneamente classificati come causati da overdose o eventi accidentali. Altri corpi invece non sono mai stati trovati, come ha detto l'FBI.
Samuel Little ha confessato gli omicidi eseguiti e le sue dichiarazioni sono state ritenute "credibili" dagli analisti che hanno anche diffuso immagini delle vittime disegnate dallo stesso Little mentre era in prigione.
Nel 2012 il serial killer è stato arrestato per droga. Ma la sua fedina penale era già lunga: Samuel Little era già accusato di aver commesso svariati reati, dalla rapina a mano armata allo stupro.
I risultati del DNA inoltre lo hanno collegato a più omicidi e alla fine è stato condannato a tre ergastoli consecutivi, senza possibilità di libertà condizionale.
L'uomo infine, durante gli anni in prigione, aveva confessato di aver ucciso 93 donne tra il 1970 e il 2005.
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