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Monsignor Mile Bogović morto dopo una dura lotta con il virus

Il vescovo emerito di fiume aveva 82 anni

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Un’immagine d’archivio di monsignor Mile Bogović. Foto vecernji.hr 

FIUME È durata due settimane la battaglia contro il Covid-19 del vescovo emerito Mile Bogović, morto sabato sera al Centro clinico–ospedaliero di Fiume. Bogović, 82 anni – figura molto popolare negli ambienti ecclesiastici e non solo – è spirato dopo che mercoledì scorso era stato staccato dal respiratore artificiale. C'erano stati infatti dei miglioramenti, ma poi il suo quadro clinico si è aggravato e il vescovo è morto a 14 giorni da quando gli era stato diagnosticato il coronavirus. Mile Bogović ha ricoperto alte funzioni sia nell'Arcidiocesi di Fiume e Segna (chiusa nel 2000 su decreto di Papa Giovanni Paolo II), sia nella Diocesi di Gospić e Segna, di cui era stato il titolare fino al pensionamento, nel 2016. Il suo corpo sarà sepolto nella cripta della cattedrale dell'Annunciazione della Beata Vergine Maria a Gospić, capoluogo della Contea della Lika e di Segna.

Per quanto attiene ai dati delle due regioni altoadriatiche, Istria e Quarnerino–montana, va subito detto che la Penisola ha avuto ieri solamente 15 nuovi contagi, mentre i tamponi sono stati 191. Numeri molto più alti nella vicina contea del Quarnero e Gorski kotar, anche se in ribasso rispetto ai giorni scorsi. L'Unità di crisi regionale della Protezione civile ha comunicato ieri che il Sars-Cov-2 ha colpito altre 223 persone, con il tasso di positività del 19% (1.170 i tamponi effettuati). Quattro i malati Covid deceduti negli Ospedali di Fiume, mentre a guarire sono stati in 380. Ne deriva che gli affetti dal Covid sono ora 3.309.

È ancora sotto controllo la situazione al Centro clinico–ospedaliero fiumano, dove a causa del virus si trovano in cura 156 pazienti. Sedici di essi necessitano della respirazione assistita. —

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