La decisione era nell’aria e ora è arrivata: dal 2 al 24 novembre sono sospese tutte le attività in presenza nelle scuole superiori piemontesi. La nuova ordinanza della Regione è arrivata questa sera e prende una drastica decisione per cercare di contenere la diffusione del coronavirus, ormai fuori controllo. Potrà tornare a scuola solo chi deve frequentare un laboratorio oppure gli studenti con bisogni educativi speciali in coerenza con i piani educativi individualizzati e i piani didattici personalizzati. Per il resto, tutte le altre attività dovranno svolgersi a distanza, da casa. Saranno le scuole a stabilire come nell’ambito della loro autonomia.

Per le scuole medie, invece, è fortemente raccomandato l’uso della mascherina.

Non solo. La nuova ordinanza torna a limitare la capienza del trasporto pubblico urbano, extraurbano e ferroviario. Dal 2 novembre sarà possibile salire su tram, bus e treni solo fino al 50% dei posti disponibili.

Le misure sono state adottate alla luce del peggioramento sia a livello nazionale che regionale del contagio. In particolare dal 20 settembre al 29 ottobre sono stati riscontrati 3.796 casi positivi in ambito scolastico. La diffusione ha avuto una crescita costante e allarmante. Questa:

Particolarmente preoccupante è proprio la situazione delle scuole superiori. Dei 2.572 studenti testati e trovati positivi più di uno su due (1.337) frequenta le superiori. Considerato che la popolazione studentesca piemontese delle scuole di secondo grado è pari a 176.915 studenti, la situazione è stata ritenuta critica e di particolare rischio a livello territoriale in quanto la mobilità connessa allo svolgimento delle lezioni si riverbera sul trasporto pubblico e impone di porre limitazioni agli spostamenti connessi alla frequenza delle lezioni. La task force regionale che sta affrontando la questione ha ritenuto del tutto inutile un potenziamento del sistema di trasporto pubblico per riuscire a evitare la diffusione del contagio.

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