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L’insediamento di Andrea Pirlo ha già fatto dimenticare Maurizio Sarri in una maniera tanto netta quanto repentina è stata la sua promozione da tecnico dell’Under 23 a tecnico di Cristiano Ronaldo, Dybala e compagni. MS sembra ormai un lontano ricordo anche se è passato un solo mese dall’apertura della scuola del Maestro, ma dal profondo riecheggia una voce, un allarme. Ancora la sua, quella del tecnico toscano, che nel face to face decisivo con Andrea Agnelli ha accettato, si fa per dire, l’esonero, ma avrebbe messo dei giganti puntini sulle i: “Voi mi mandate via, ma questa squadra è inallenabile”

‘TRAPPOLA SARRI’? - Perché è un allarme? Se Sarri non è riuscito ad esprimere il suo calcio in questo periodo storico della Juventus, allora Andrea Pirlo forse dovrebbe interrogarsi. Di motivazioni ce ne sono per la mancata visione del sarriball, dal rapporto logoro con la squadra ai dettami maniacali accolti con poco entusiasmo e applicazione dal gruppo, ma ciò che conta è che alla fine il risultato non c’è stato. Dal canto suo, Pirlo ha professato di sposare una filosofia incentrata sul giro palla veloce, sul possesso e sulle verticalizzazioni. Ricorda qualcuno? Sì, il tecnico toscano, per questo si può parlare di campanello d’allarme, di ripetere un fallimento già sperimentato solo un anno fa. E cosa può salvare Pirlo?

DIALOGO ED ESALTAZIONE DEL TALENTO - Nonostante la sua esperienza nulla in panchina, Pirlo è parso deciso, eloquente e quadrato, e fin da subito ha lavorato su un aspetto chiave per rendere fluido il passaggio dei concetti alla squadra: il dialogo. Lo conoscevamo come una persona silente in campo, autorevole ma silente, il leader silenzioso dalle giocate pittoresche . Ecco, in panchina è l’esatto opposto, chi ha seguito gli allenamenti parla di un allenatore in costante dialogo con la squadra, ovvero con tutti i suoi componenti. È così che la tattica può essere appresa con fiducia, con predisposizione. Anche perché Pirlo non sarà ancorato su un solo modulo di gioco, ha provato contro l’Under 23 la tanto cara difesa a tre e nel complesso prediligerà un sistema che esalti il talento di ogni bianconero, collocandolo nel contesto più comodo. Tutti nella loro comfort-zone. Perché ad una leggenda vivente come Cristiano Ronaldo o ad un artista come Dybala, troppa tattica si trasforma in una gabbia oppressiva. Ovviamente, nonostante tutti gli accorgimenti del caso, sarà il campo a fare da giudice: Sarri mente, oppure Pirlo deve preoccuparsi?