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Dal Comandante al Maestro. Il cambio è avvenuto l’8 agosto, quando all’esonero del tecnico toscano nelle prime ore del pomeriggio è scattato il classico casting per la panchina, una miriade di nomi in cui compariva, defilato, anche quello di Andrea Pirlo. Poi, come un fulmine che squarcia il cielo serale, ai vari Inzaghi e Pochettino la società ha preferito proprio lui, il Maestro, promosso dall’Under 23 alla prima squadra senza aver mai condotto una partita dalla panchina. Una rivoluzione in piena regola che, come riporta Calciomercato.com, ad un mese di distanza resta isolata nel quadro generale in casa Juventus. Pirlo ha portato con sé una ventata d’aria fresca importante, dal sapore juventino, riabbracciando ex compagni di squadra e campioni con cui è bastato uno sguardo per intendersi. Ma il contesto in cui si è immerso, è rimasto pressochè invariato.

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