Applausi e un fazzoletto dei partigiani per l'ultimo saluto a Gianrico Tedeschi
Applausi, ancora, per Gianrico Tedeschi. Nella chiesa parrocchiale di Pettenasco l’ultimo saluto, l’arrivederci, al grande attore che aveva scelto il lago d’Orta per gli ultimi anni di vita. C’è la moglie, la dolcissima Marianella Laszlo che lo accudito sino all’ultimo: per lei l’abbraccio non solo dei familiari ma della popolazione tutta. E le figlie, Enrica e Sveva con le famiglie, i nipoti e soprattutto gli amici cusiani .Si affacciano tanti ricordi. La moglie: «A Gianrico fu offerta la medaglia d’oro dai partigiani. Si schermì e disse no, per pudore: “Ho fatto solo il mio dovere”». La ascoltano i giovani della delegazione Anpi Novara, in rappresentanza anche della nazionale, con Michela Cella. Prima che la bara si allontani, Michela Cella si è tolta dal collo il fazzoletto tricolore dell’Anpi e lo ha posato sulla bara: «Ci lascia una grande eredità morale. È la testimonianza che siamo chiamati ancora oggi a fare delle scelte per difendere quella libertà e quella democrazia per le quali lui ha sempre combattuto». Anche i Comuni cusiani vogliono ricordare l’attore: lo ha detto il sindaco che ha già sentito colleghi e associazioni. L’Accademia d’arti del muro dipinto vuole dedicargli un murale a Legro d’Orta. Del resto l’ha scritto proprio lui, nel commiato: «Mi sono trasformato. Ciao amici, ci rivedremo». Video Danilo Donadio. Interviste Vincenzo Amato
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