arte

Addio allo storico dell’arte Maurizio Calvesi

Studioso di Caravaggio, era nato a Roma il 18 settembre del 1927

2' di lettura

Aveva 92 anni, lo storico e critico d'arte Maurizio Calvesi. Maestro di intere generazioni di storici dell'arte e insegnanti universitari, autore di libri e saggi considerati punti farmi della critica d'arte e curatore due edizioni della Biennale di Venezia, era nato a Roma il 18 settembre del 1927. Uno studioso poliedrico che si muoveva a suo agio fra varie epoche, secoli e autori, anche se tra i suoi studi più importanti restano quelli sul Barocco e su Caravaggio,oltre alla riscoperta del Futurismo.

Balla e Marinetti

Calvesi frequentò da giovane Giacomo Balla e Filippo Tommaso Marinetti entrando a far parte del gruppo “Aeropoeti Sant'Elia” e dedicandosi alla scrittura di poesie futuriste. Nel 1949 la laurea in Lettere e Filosofia nell'Università “La Sapienza” di Roma con una tesi su “Simone Peterzano” assegnatagli da Lionello Venturi. Fin da subito iniziò ad affrontare i suoi primi studi su Caravaggio. Oltre a Venturi, suoi maestri ispiratori furono Giulio Carlo Argan e Francesco Arcangeli.

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Nel 1955 entrò in servizio presso la Soprintendenza di Bologna e diresse in seguito la Pinacoteca nazionale di Ferrara e la Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea di Roma e la Calcografia Nazionale.

Dal 1967 insegnò nelle Accademie di Carrara e di Roma, e nel 1969 vinse il concorso universitario come ordinario di Storia dell'Arte, ruolo che svolse nella Facoltà di Lettere dell'università di Palermo dal 1970 al 1977 e nella Facoltà di Lettere de “La Sapienza” a Roma fino al 2002. Nel 2003 venne nominato professore emerito della “Sapienza”.

Ebbe incarichi di rilievo anche nel Comitato per i Beni Artistici e Storici nell'ambito del Consiglio Nazionale per i Beni Culturali, e fu associato all'Accademia Nazionale dei Lincei, all'Accademia di San Luca, all'Istituto di Studi Romani e all'Accademia Clementina di Bologna.

Fondazione Burri

Calvesi ha presieduto la Fondazione Burri di Città di Castello ed è stato consulente della Fondazione Marino Marini a Pistoia. E ancora, ha diretto la rivista quadrimestrale “Storia dell'Arte” (fondata da G.C. Argan) e ha fondato nel 1984 la rivista mensile “Art e Dossier” di cui è stato direttore scientifico fino al 1995. Dal 1979 al 1982 ha fatto parte del Consiglio Direttivo della Biennale di Venezia, di cui ha diretto il settore Arti Visive curando le Biennali del 1984 e del 1986.

Futurismo

Sul fronte degli studi, Calvesi ha prediletto le forme d'arte e alcuni autori del Quattrocento e Seicento italiano. Ancora fondamentali sono i suoi libri, saggi e mostre sul Futurismo, su Boccioni, il Dadaismo, Alberto Burri, de Chirico e sulla Pop art. Ha redatto inoltre monografie su Piero della Francesca e sulla Cappella Sistina e organizzando mostre sul Quattrocento a Roma e nel Lazio. Un capitolo fondamentale della sua bibliografia sono gli studi su Caravaggio culminati nel volume “Le realtà di Caravaggio” (Einaudi 1990). Tra il 2009 e il 2011 ha presieduto il Comitato per le Celebrazioni del IV Centenario della morte dell'artista lombardo.


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