I funerali di Roberto Gervaso. Giucas Casella: «Mi regalò un asino»

Esequie a numero chiuso presso la chiesa degli artisti di Piazza del Popolo. Renzo Arbore: «Divulgò la storia d’Italia, è un grande dolore» - Giuliano Benvegnù /CorriereTv

Tanti gli amici intervenuti al funerale di Roberto Gervaso che si sono svolti la mattina di sabato 6 giugno 2020. Per tutti, all'entrata, la misurazione della temperatura e gel sanificante sulle mani. Tra i primi ad arrivare Giucas Casella: «Ci siamo conosciuti quando io non ero nessuno. Mi regalò un asino». Personaggi dello spettacolo e uomini di cultura hanno atteso pazientemente per rendere omaggio al noto giornalista e scrittore. «Un fuoriclasse - ricorda Enrico Vanzina - l’ho conosciuto sul serio 25 anni fa, troppo tardi. Coltissimo, di un'altra epoca». Anche Renzo Arbore tra i presenti: «Non sapevo che stesse male, aveva una fantasia inesauribile». Tra gli altri Pier Francesco Pingitore, Antonio Tajani, Maurizio Gasparri, Andrea Monorchio, Fabrizio Cicchitto e il professor Francesco Cognetti. È uscita tra gli applausi delle gente, dentro e fuori la Chiesa degli Artisti in piazza del Popolo a Roma, la bara del giornalista. Il feretro era ricoperto di girasoli e rose gialle. Ad accarezzare la bara figlia e nipoti.

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