John Peter Sloan morto: era il comico e insegnante d’inglese più famoso in Italia

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Maggio 2020 - 09:28 OLTRE 6 MESI FA
John Peter Sloan morto a 51 anni: addio al prof di inglese e comico

John Peter Sloan morto a 51 anni: addio al prof di inglese e comico (Foto archivio ANSA)

ROMA – John Peter Sloan, il comico e insegnante d’inglese più famoso d’Italia, è morto a 51 anni a Menfi, in Sicilia.

Una morte improvvisa, che ha gettato nello sconforto familiari, amici e anche allievi e colleghi.

Sloan era un cantante, attore teatrale e scrittore di libri che in Italia, dove è arrivato negli anni Novanta, è diventato uno dei volti più noti di Zelig.

Le sue lezioni di inglese erano diventate un vero e proprio cult, tanto che nel 2016 ha deciso di stabilirsi a Menfi e aprire la “Sloan scuola di inglese”.

Una scuola in cui bambini, adolescenti e adulti potevano apprendere la sua lingua.

John Peter Sloan, il ricordo degli amici

Tanti sono stati i messaggi di affetto e stima per John Peter Sloan, morto così all’improvviso.

C’è Maurizo Colombi che scrive: “Oggi ci ha lasciato un grande personaggio italiano importato da Birmingham”.

E ancora: “John Peter Sloan, un grande cantante, un creatore, un attore, un comico, un insegnante unico, una persona difficile e discutibile fra le più intelligenti che abbia mai conosciuto ma soprattutto un grande amico che adesso mi manca molto. Tvb”.

Anche Herbert Pacton ha dedicato all’amico bellissime parole: “Hai saputo tirare fuori il meglio di me, come persona e come attore, abbiamo riso cosi tanto lavorando fianco a fianco”.

E aggiunge: “Ho sempre avuto una grandissima ammirazione per le tue idee geniali, mi hai preso sotto la tua ala e mi hai fatto planare e sono stati momenti incredibili”.

“Ora mi risuona la tua voce in testa, con gli occhi pieni di lacrime mentre accenno ad un sorriso perché sento la tua voce che mi dice una cazzata”, dice.

” Ti ho voluto sempre sempre sempre un gran bene amico mio ed ora ti devo dire addio. Ti porterò per sempre nel mio cuore Mate”, conclude. (Fonte: Repubblica)