PARIGI. L'ex senatore e deputato europeo Henri Weber, una delle figure tutelari del '68 francese poi entrato a far parte del partito socialista, è morto di coronavirus ad Avignone, all'età di 75 anni. Lo ha annunciato la famiglia. Figlio di ebrei polacchi, era nato il 23 giugno del 1944 a Leninabad nell'allora Unione Sovietica (oggi Khodjent, in Tagikistan). Docente di filosofia politica, fondò con altri nel 1969 la Lega comunista rivoluzionaria, dopo aver creato, insieme ad Alain Krivine, la Gioventù Comunista rivoluzionaria, nel 1965. Emerse durante le manifestazioni del maggio 1968 diventando uno dei volti della protesta ma anche uno dei suoi teorici.

«Henri Weber è uno dei più fertili ricordi della sinistra, conosceva la sua storia, fin nei minimi dettagli – ha affermato Olivier Faure, segretario del partito socialista francese -. Ma non sognava di trovare un'età d'oro, era alla costante ricerca di nuove soluzioni».

Weber si era iscritto al partito a metà degli anni '80 ed è entrato nel 1988 come consulente tecnico del gabinetto di Laurent Fabius come presidente del 'Assemblea nazionale. Al Parlamento di Strasburgo è stato eletto per due mandati, dal 2004 al 2014.

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