18 aprile 2020 - 17:33

Morto Sergio Fantoni, attore gentiluomo tra Hollywood e Cinecittà

Una carriera di interprete di teatro, cinema e tv. Era stato la voce di Marlon Brando nei panni del colonnello Kurz in «Apocalypse Now»

di Laura Zangarini

Morto Sergio Fantoni, attore gentiluomo tra Hollywood e Cinecittà Sergio Fantoni in una scena dello sceneggiato tv «Diario di un giudice» (1978)
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Addio a Sergio Fantoni, uno dei grandi della scena italiana tra Cinecittà e Hollywood: attore di teatro, cinema e tv, regista e doppiatore. Aveva 89 anni. Fantoni è morto scomparso nella serata di venerdì 17 aprile, dopo una carriera di interprete durata mezzo secolo, che lo ha visto diretto al cinema dai più grandi registi, da Roberto Rossellini a Luchino Visconti fino a Blake Edwards, protagonista dei teleromanzi in bianco e nero della Rai, mattatore sui maggiori palcoscenici teatrali e infine doppiatore, prestando la sua voce, tra gli altri, a un memorabile Marlon Brando nei panni del colonnello Kurtz nel film «Apocalypse Now» (1979) di Francis Ford Coppola.

Nato a Roma il 7 agosto 1930, Sergio Fantoni era figlio d’arte: anche il padre Cesare e la madre Afra Arrigoni sono stati interpreti teatrali. È stato sposato con l’attrice Valentina Fortunato (1928-2019). Aveva cominciato a lavorare giovanissimo nel teatro di prosa con la compagnia Rina Morelli - Paolo Stoppa e con Vittorio Gassman. Nel 1955 era approdato in televisione con «Il mercante di Venezia» di William Shakespeare, ottenendo un lusinghiero successo di critica e di pubblico. Negli anni successivi, Fantoni aveva continuato a dividersi fra televisione e cinema, interpretando una lunga serie di film storico-avventurosi e poi apparendo in film di grandi registi come «Era notte a Roma» (1960) e «Viva l’Italia» (1961), entrambi di Roberto Rossellini; «Il sicario» (1961) di Damiano Damiani; «Tiro al piccione» (1961) di Giuliano Montaldo; «Senso» (1954) e «Il gattopardo» (1963) di Luchino Visconti.

Protagonista anche a teatro, dove aveva approfondito i classici o Shakespeare, Fantoni mostrava sempre più curiosità per gli autori moderni, da Pirandello a Beckett, da O’Neil a Tom Stoppard. Sullo schermo è stato amato da Rossellini, Maselli, Damiani, Montaldo e molti altri, anche se la sua popolarità cresceva grazie a quasi tre anni spesi a Hollywood all’inizio degli anni ‘60 lavorando con Blake Edwards e Mark Robson. E ha prestato la sua voce a divi come Henry Fonda in «Meteor», Rock Hudson in «Il gigante» e Ben Kingsley in «Gandhi». In quello stesso decennio Sergio Fantoni è stato anche tra i primi a capire le potenzialità della televisione e sarebbe diventato presto (alla scuola di Anton Giulio Majano) un protagonista popolarissimo dei grandi sceneggiati. Così entrò nelle nostre case per non uscirne più, tanto che la sua ultima interpretazione fu quella del maestro di violino Barreca per la prima serie del Commissario Montalbano nel 1999, nell’episodio «La voce del violino».

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