Addio a Sergio Fantoni, attore elegante e voce calda del cinema da Cinecittà a Hollywood

18 Apr 2020 11:22 - di Redazione
Sergio Fantoni in un frame dal video Youtube

Addio a Sergio Fantoni, uno dei grandi protagonisti della scena internazionale. Professionista stimato e attivo tra Cinecittà e Hollywood. Voce calda e talento poliedrico che ha saputo sedurre la critica e conquistare il pubblico. Sia che recitasse in teatro. Su un set di casa nostra o nell’ambita giungla hollywoodiana. Che fosse chiamato a prestare credibilità e forza espressiva a un classico della drammaturgia, a un volto di celluloide, a un ruolo per il piccolo schermo. Spaziando da Shakespeare a Tancredi di Lampedusa. dal cinema d’inchiesta al romanzo storico. Aveva 89 anni Fantoni. E ieri sera ha dato il suo addio alla scena della vita, scomparendo dopo una carriera di interprete durata mezzo secolo, E che lo ha visto ispirare e dare ragione alla maestri dei più grandi registi di sempre: da Roberto Rossellini a Luchino Visconti, fino a Blake Edwards.

Addio a Sergio Fantoni, l’attore aveva 89 anni

Protagonista dei teleromanzi in bianco e nero della Rai. Mattatore sui maggiori palcoscenici teatrali. E infine anche doppiatore, capace di imprimere timbro e marchio attoriale, tra gli altri, a un memorabile Marlon Brando nei panni del colonello Kurtz nel film Apocalypse Now (1979) di Francis Ford Coppola. Nato a Roma il 7 agosto 1930, Sergio Fantoni era figlio d’arte: anche il padre Cesare e la madre Afra Arrigoni sono stati interpreti teatrali. Un uomo che ha sempre respirato aria di recitazione in casa: e non solo da ragazzo, ma anche da marito e padre di famiglia. Fantoni è stato sposato infatti con l’attrice Valentina Fortunato (1928-2019). Ha cominciato a lavorare giovanissimo nel teatro di prosa con la compagnia Rina MorelliPaolo Stoppa e con Vittorio Gassman. Nel 1955 è approdato in televisione con Il mercante di Venezia di William Shakespeare, ottenendo un lusinghiero successo di critica e di pubblico. Negli anni successivi, Fantoni ha continuato a dividersi fra televisione e cinema. Interpretando una lunga serie di film storico-avventurosi. E poi apparendo in pellicole di grandi registi come Era notte a Roma (1960) e Viva l’Italia (1961), entrambi di Roberto Rossellini; Il sicario (1961) di Damiano Damiani, Tiro al piccione (1961) di Giuliano Montaldo, Il gattopardo (1963) di Luchino Visconti.

I successi al cinema da Cinecittà a Hollywood

Come attore cinematografico Fantoni ha lavorato anche all’estero, vivendo un’intensa stagione professionale a Hollywood in special modo negli anni ’60. E allora, si devono anche a lui i successi di Intrigo a Stoccolma (1963) e Il colonnello Von Ryan (1965), entrambi di Mark Robson. Non disturbate (1965) di Ralph Levy e Papà, ma che cosa hai fatto in guerra? (1966) di Blake Edwards. In coppia con il drammaturgo Diego Fabbri, invece, Fantoni ha condotto per la radio – a Rai Radio Uno – il programma Voi ed io. E ha legato il suo nome di attore a numerose interpretazioni in riduzioni televisive di importanti lavori letterari e a sceneggiati televisivi, particolarmente negli anni ’60 e ’70. Ne sono bvalida testimonianza, tanto per fare qualche esempio, Oliver Cromwell: Ritratto di un dittatore, Con rabbia e con dolore, Lungo il fiume e sull’acqua, Anna Karenina, Il consigliere imperiale, La traccia verde, Diario di un giudice. In Delitto di stato, trasmesso da Rai Due nel 1982, per la regia di Gianfranco De Bosio, porta invece in scena sul piccolo schermo il primo nudo integrale frontale maschile della televisione italiana.

Il teatro tra classici di sempre e rivisitazioni colte

Intensa, infine, l’attività teatrale di Fantoni. Assieme a Luca Ronconi e Valentina Fortunato (sposata negli anni ’60) e poi a Giancarlo Sbragia, Ivo Garrani, Luigi Vannucchi e Mattia Sbragia ha dato vita negli anni ’70 alla prima cooperativa teatrale italiana, Gli Associati. Il suo repertorio teatrale è stato vasto e ha compreso titoli dei principali drammaturghi del XIX e XX secolo. Tanto che, insieme al drammaturgo e regista Ivo Chiesa e alla collega attrice Bianca Toccafondi Fantoni, ha ricevuto nel 2002 il Premio alla carriera intitolato a Ennio Flaiano. Come autore ha firmato, insieme a Gioele Dix, e con la collaborazione di Francesco Brandi, la pièce Edipo.Com. Nel gennaio del 1997 venne operato di laringectomia, operazione che gli causò problemi vocali. Interruppe quindi l’attività di attore e si dedicò alla regia e alla direzione artistica della Contemporanea, trasformata in società di produzione, con Fioravante Cozzaglio direttore organizzativo. Dal 2012 era direttore artistico del Teatro Carcano di Milano insieme a Fioravante Cozzaglio. Tra le ultime apparizioni in tv quella nella serie Il commissario Montalbano, con la partecipazione al primo episodio nel 1999. Con lui si chiude una pagina importante, per blasone e classe, del nostro spettacolo d’autore. Un capitolo da manuale che ha scritto alcune delle pagine più significative della storia della settima arte e del teatro.

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