ROMA. È morto Carlo Casini, l’uomo che ha fatto della sua vita una missione in difesa della vita e della dignità di ogni essere umano dal concepimento alla morte naturale, professando con appassionata coerenza e fede profonda il Vangelo della Vita. Il fondatore del “Movimento per la Vita”, già magistrato, giurista, parlamentare, eurodeputato, è scomparso nella mattina di ieri, 23 marzo 2020, a 85 anni nella sua casa di Roma. Da tempo era malato ed era assistito dalla moglie e dai figli, tra i quali anche Marina, bioeticista, attuale presidente nazionale del Movimento.

Nato a Firenze il 4 marzo del 1935, Casini si è impegnato nella società, nella cultura e nella politica tra XX e XXI secolo. Dal 1979 al 1992 era stato deputato, eletto con la Democrazia Cristiana; inoltre era stato eletto più volte al Parlamento Europeo: nel 1984, nel 1989, nel 1994, nel 2006 (subentrando ad Armando Dionisi) e nel 2009, come membro dell’Unione di Centro (UDC). In particolare si è battuto per fermare la legge 194 tramite il referendum abrogativo del 1981. Anima storica del Movimento per la Vita, piccola associazione divenuto un grande movimento di massa, ne è stato guida per decenni. Grazie ad esso ha contribuito al fiorire di centinaia di Centri aiuto alla Vita, case di accoglienza, progetti, tra cui il “Progetto Gemma”.

I membri del Movimento, che ne raccolgono l’eredità «con impegno fedele», lo ricordano con parole appassionate: «Il dolore del distacco terreno interiorizza e ravviva in noi la memoria della sua azione per la giustizia, della sua militanza politica votata alla protezione e accoglienza della vita umana, della sua parola e degli scritti che hanno trasmesso in modo infaticabile, in un mondo segnato dalla cultura della morte, la profezia della Vita», si legge in un comunicato.

 «Ora lo penseremo lassù - prosegue -, in compagnia degli amici santi, Giovanni Paolo II e Madre Teresa di Calcutta, cui fu caro e che ebbe cari fra i difensori della vita. E preghiamo che tenga cari anche noi, e ci aiuti ancora nel tener fedeltà alla promessa che lui stesso ci ha ispirato e nutrito, e che serbiamo in cuore con gioia più forte del pianto».

A ricordare Casini è anche il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, che ad Avvenire racconta: «Con viva commozione ho appreso la notizia della morte di Carlo Casini, promotore e anima storica del Movimento per la Vita, cristiano esemplare e caro amico. Poco prima avevo potuto parlare al telefono con la figlia Marina, che l’ha accostato all’orecchio del padre morente perché gli esprimessi alcune parole di conforto e gli inviassi la mia benedizione. Mi sono sentito di dirgli: “Carlo, non temere in questo momento: tutta la tua esistenza terrena è stata un inno alla vita nelle parole e nei fatti”».  

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