Tanti artisti ai funerali con rito buddista, Napoli piange l’attrice Loredana Simioli

diNatascia Festa

Tanti i colleghi artisti, da Enzo Avitabile e Ciccio Merolla Cristina Donadio

Una conchiglia sulla bara perché Loredana voleva vedere il mare. Loredana è Loredana Simioli attrice napoletana, protagonista tra gli altri, di «Reality» di Matteo Garrone, che con la sua scomparsa prematura, a soli 45 anni, ha fatto piangere tutta Napoli. I funerali si sono svolti nella Sala Gemito — con una grande magnifica foto dell’attrice al festival di Cannes — , all’ultimo piano della Galleria Principe di Napoli, proprio di fronte al Museo Archeologico, nel cuore immortale della città. E l’eternità della vita emanava anche dal rito buddista con il quale è stato dato l’ultimo saluto all’attrice. Il musicista percussionista virtuoso Ciccio Merolla, dopo aver recitato per alcuni minuti Daimoku (la ripetizione della frase in cinese antico Nam myoho renge kyo) seguito da tutta la sala che risuonava armonica, ha guidato la cerimonia di Gongyo, lettura di due capitoli del Sutra del Loto che scandisce la pratica buddista, mattina e sera. Un Gongyo vigoroso che ha convolto anche i non buddisti.

Centinaia di colleghi e amici, infatti, hanno voluto salutare Loredana Simioli. Tra i primi ad arrivare il più volte David di Donatello Enzo Avitabile, lacrime sincere sotto gli occhiali scuri e un abbraccio commosso a Gianni Simioli, brillante conduttore di Radio Marte e protagonista della scena dell’intrattenimento partenopeo. Gennaro Silvestro, Romano nei Bastardi di Pizzofalcone, Cristina Donadio, Scianel in Gomorra, Livio Cori (in molti sostengono sia il rapper anonimo Liberato), Gino Rivieccio, Sal Da Vinci, Rosalia Porcaro, Monica Sarnelli, Peppe Iodice e Paolo Caiazzo, il rapper Lucariello, Gianfelice Imparato (anche lui nei Bastardi, oltre che al posto di Luca De Filippo nella sua compagnia), l’ottantenne Angela Luce, Valentina Stella, il giornalista e saggista Antonio Emanuele Piedimonte, il fotografo Massimo Pastore, la Tarantina, la prima trans di Napoli e molti altri.

Tra i personaggi più amati di Loredana Simioli c’era Mariarca (nel video) il cui mezzo di comunicazione, il suo personalissimo medium era i video citofono. Ragazza del popolo sguaiata e dal linguaggio immaginifico che ha fatto ridere generazioni di napoletani e non solo.

Più di quattro minuti di commosso applauso perché l’energia vitale di Loredana Simioli — secondo il buddismo — ha spostato tutti dal lutto al suo immenso lascito di amore «militante».
Finale interreligioso con la lettura di un testo attribuito a Sant’Agostino La morte non è niente. Testimonianza di amici e poi, sparigliando, la parola a lei: Gianni Simioli ha fatto risuonare uno degli ultimi brani incisi dall’attrice, una versione di «Scapricciatiello». Il corteo guidato dai famigliari, Gianni, Felice, le figlie Marta e Claudia ha proseguito per via Toledo tra gli applausi.

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28 giugno 2019 2019 ( modifica il 28 giugno 2019 2019 | 16:34)