Valorizzare coltivazioni locali tipiche della montagna per realizzare un prodotto innovativo, sostenibile e «circolare». E’ l’obiettivo del progetto «3841 la birra alpina». La «bionda» è realizzata con segale coltivata a Ostana da Serena Giraudo, da mais Pignulet di alcuni agricoltori delle valli Varaita e Po, da luppolo di Castelletto di Busca e da orzo piemontese. La produzione è svolta dal birrificio artigianale «Kauss» di Piasco. Logo e nome richiamano la montagna simbolo del Cuneese e di tutto il Piemonte, il Monviso, che misura 3841 mt sul livello del mare.

La nuova birra sarà distribuita da domani (8 giugno) in una trentina di ristoranti ed esercizi pubblici del territorio ai piedi del «Re di Pietra» e alla spina potrà essere commercializzata solamente in luoghi al di sopra dei mille metri di altitudine. Sarà stagionale, cioè sarà prodotta fino ad esaurimento del raccolto di segale. «Con i partner del progetto – dice Serena Giraudo de “L’orto di Ostana” - abbiamo iniziato a ragionare su una coltivazione tipica della montagna e su come renderla sostenibile anche dal punto di vista imprenditoriale. Così è nata questa “idea dal basso” per una nuova birra agricola, che parla delle nostre valli e di chi ha scelto di viverle».

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