Juncker: basta ipocrisia! Rottamare il fiscal compact, riscrivere i trattati

Juncker: basta ipocrisia! Rottamare il fiscal compact, riscrivere i trattati

di Roberta Fantozzi -

Il presidente della Commissione UE fa autocritica sull’austerità di questi anni, dicendo che “non volevamo sanzionare chi lavora o chi è disoccupato” e aggiunge che “abbiamo insultato i greci”.

Bene, dunque? Ha capito anche Juncker? Per nulla perché nel medesimo intervento Junker afferma che “le riforme strutturali restano essenziali”: e le riforme strutturali non sono altro che provvedimenti come il Jobs Act, le privatizzazioni, o quella controriforma della Costituzione che Renzi voleva e che tutto l’estabilshment europeo ha appoggiato.

La Commissione inoltre continua a far valere i vincoli del Fiscal Compact, nonostante il Parlamento Europeo ne abbia bocciato l’inserimento dei Trattati. Compresa la vicenda della manovra dell’Italia, in cui i torti pesanti del governo italiano non giustificano quelli della Commissione UE.
Si tratta dunque del consueto intervento ipocrita, in cui da un lato per restare in qualche connessione con la stragrande maggioranza della società che dell’austerità non ne può più, si fa una falsa autocritica, mentre si continuano a portare avanti le medesime ricette.Ma il punto è che il tempo dell’ipocrisia è davvero finito,  tanto più di fronte al rischio di una nuova recessione e di una nuova bolla speculativa.

Per questo va subito rottamato il Fiscal Compact e vanno riscritti i Trattati dalle fondamenta.
Per questo ci batteremo,  come facciamo da sempre, anche nel prossimo appuntamento delle elezioni europee, insieme con tutte le forze della sinistra di alternativa.
Non in nome dei risorgenti nazionalismi, ma in nome di un’altra Europa, possibile e necessaria.
Contro Junker – e chi come il PD e FI ha sostenuto quelle politiche –  come contro Salvini.


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