Italiano

L’industria italiana alla conquista dello spazio aereo cinese.

In occasione del “China International Import Expo” di Shanghai è stato ufficialmente annunciato che Leonardo, ex Finmeccanica, ha firmato un contratto con il suo distributore elicotteristico cinese Sino-US Intercontinental Helicopter Investment (Sino-US) per 15 elicotteri AW139 adibiti a compiti di elisoccorso. Progettato per assicurare la massima versatilità e possibilità di personalizzazione l’AgustaWestland AW139, grazie alle oltre 1000 unità vendute e più di due milioni di ore di volo totalizzate dalla flotta complessiva, si conferma il campione mondiale indiscusso dell’industria elicotteristica riuscendo a svolgere, inoltre, un’ampia gamma di missioni presso clienti commerciali, militari e governativi (in attività ad esempio di ricerca e soccorso, eliambulanza, ordine pubblico e sicurezza nazionale, pattugliamento, antincendio, protezione civile, trasporto offshore e VIP/Corporate, utility e, come già detto, ruoli militari). Un importante risultato raggiunto, vale la pena ricordarlo, dopo soli 3 anni dalla milionesima ora di volo, grazie a particolari doti di affidabilità, efficacia operativa, sicurezza ed efficienza manutentiva. Prodotto sia in Italia sia negli USA, l’AW139 soddisfa, infatti, i più recenti standard certificativi e di sicurezza con elevate prestazioni, potenza e capacità di operare anche con un solo motore funzionante (vi è, ad esempio, qui la caratteristica di riuscire a continuare a funzionare regolarmente per oltre 60 minuti anche nel caso di mancanza di lubrificazione della trasmissione).

In un mercato in rapida espansione ed altamente competitivo tale accordo conferma, quindi, il ruolo di Leonardo come distributore esclusivo in Cina per gli elicotteri per impieghi civili e commerciali, da consegnare tra il 2019 ed il 2021 e con un ulteriore piano di acquisto e consegna di ulteriori 160 macchine, di vari modelli, con consegna prevista tra il 2019 ed il 2023. Con queste cifre Leonardo, che ha portato a compimento il processo di rinnovamento e razionalizzazione avviato negli anni ’90 tra il 2011 ed il 2016 ed è stata capace di superare la crisi del 2008, può così vantare una quota di mercato pari al 70% nel Paese asiatico. Ad oggi, infatti, gli elicotteri di Leonardo venduti in Cina sono 185, di vari modelli e categorie, per un’ampia gamma di impieghi commerciali e di pubblica utilità. Questi recenti accordi, che rafforzano la collaborazione tra Leonardo e Sino-US nel Paese, si aggiungono così ai diversi precedenti contratti, in particolare per eliambulanze, firmati dallo stesso cliente in anni recenti e comprendenti 34 AW119Kx, 24 AW139 e 25 AW109 Trekker. La partnership Leonardo e Sino-US, iniziata nel 2013, entra quindi in una nuova fase di collaborazione volta ad assicurare il costante supporto alla crescente flotta di elicotteri operanti in Cina. Nell’accordo si prevede, inoltre , la realizzazione in Cina di un centro di addestramento autorizzato e la creazione di un centro per la personalizzazione e installazione di equipaggiamenti di missione sugli elicotteri di Leonardo consegnati nel Paese. In Italia, intanto, dopo essere stato proposto dall’azienda come sostituto degli AB212 all’Aeronautica Militare, l’AW139, che la Marina Militare ha collaudato sui pattugliatori Sirio, Orione e Bettica, (appartenenti al Comando delle Forze da Pattugliamento per la Sorveglianza e la Difesa Costiera di base ad Augusta) è a disposizione con 12 unità alla nostra Guardia Costiera ed al 15° e 31° Stormo dell’Aeronautica (precisamente con 13 e 4 esemplari per compiti di combatSAR e trasporto VIP).

Dopo la maxi gara per gli elicotteri, Leonardo ha, inoltre, poggiato un altro pesante mattone del proprio rilancio internazionale stringendo un’intesa per affermarsi ancora di più in Cina, questa volta con la divisione Aerostrutture. Con la cinese Comac (Commercial Aircraft of China) sempre lo stesso grande gruppo italiano starebbe per firmare ancora un accordo per la costruzione in consorzio del nuovo velivolo passeggeri “a fusoliera larga” CR929. A firma avvenuta il colosso italiano dell’industria aeronautica e della difesa, si troverebbe, quindi, ad essere partner insieme ai cinesi ed alla UAC (United Aircraft Corporation), l’industria di stato russa (che inoltre raggruppa eccellenze progettistiche come i bureau Sukhoi, Mikoyan Gurevich - Mig, Tupolev, Ilyushin e Yakovlev). Un progetto quello del CR929 nato nel 2011 quando la Comac ha formalizzato lo studio per un aereo bireattore a fusoliera larga (cosiddetto wide-body) da 290 posti a grande autonomia per fare concorrenza al velivolo americano Boeing 787. La richiesta del mercato per un velivolo simile, secondo le stime della UAC, potrebbe essere, potenzialmente, di 8mila unità, di cui mille solo per la Cina, per un periodo che arriva sino al 2033 con un piano di sviluppo del valore di circa 13 miliardi di dollari. L’inserimento di Leonardo, partner privilegiato di questo consorzio, nel progetto per il nuovo aereo passeggeri rappresenta una ghiotta occasione per l’industria italiana che, oltre alle possibilità di mercato rappresentate dal velivolo in sé, potrà guadagnare il terreno perso negli anni ’80 con la tiepida partecipazione al consorzio europeo Airbus. Il colosso cinese e quello russo, insieme, danno, infatti, la possibilità di ritornare prepotentemente nel settore dei velivoli commerciali questa volta da protagonisti, sulla scorta poi delle precedenti e fruttuose collaborazioni tra il gruppo italiano ed il russo UAC.

Insomma, quando viene scelto il giusto partner, come nel caso americano legato alla fornitura all’Usaf di 84 elicotteri MH-139 (versione made in Usa dell’Aw-139) costruiti con la Boeing, le nostre aziende all’estero, ed in questo caso il colosso Leonardo, dimostrano ancora di più di essere vincenti, specie in un mercato in rapida espansione ed altamente competitivo come può essere quello aeronautico.

Ammiraglio Giuseppe De Giorgi

L���industria italiana alla conquista dello spazio aereo cinese.