Mentre sui social ci si divide anche sul presepe, e c'è sempre qualcuno che fa riferimento rispetto dei credenti musulmani per giustificare l'abbandono di qualche tradizione natalizia cristiana, nelle parrocchie si vivono esperienze di segno opposto. È quanto è accaduto nel pomeriggio di domenica 16 dicembre nella parrocchia di San Galdino, periferia Est di Milano, dove è stato allestito un presepe vivente su proposta di alcune famiglie musulmane. 

 

«Volevamo essere vicini ai nostri fratelli cristiani durante la loro festa»: così Mohamed e Samira, membri del gruppo di dialogo cristiani-musulmani, descrivono la genesi dell'iniziativa, come si legge sul giornalino parrocchiale “La Notiziaˮ. La rappresentazione è stata organizzata dal gruppo “Crismus”, dalla scuola di arabo e dal doposcuola. «Abbiamo pensato ad un modo per essere con voi durante la festa di Natale, come da diversi anni invitiamo voi cristiani alla nostra festa per la fine del Ramadan». 

 

«Ci è sembrato che aiutare a fare il presepe - hanno raccontato Mohamed e Samira - potesse essere una buona idea, anche perché se si vanno a vedere i costumi che portano i personaggi nella scena della nascita di Gesù ci si rende conto che sono come i vestiti tradizionali arabi. Solo gli arabi li usano ancora. Per questo abbiamo pensato di utilizzarli per fare il presepe: poi il progetto è diventato quello di fare un presepe vivente il giorno della festa, e inoltre di allestirne uno nei saloni dell’oratorio». 

 

La coppia di musulmani ha idee chiare anche sulle polemiche che ormai ciclicamente accompagnano le tradizioni natalizie cristiane: «Le polemiche sono abbastanza fuori dal mondo. Di solito poi sono battaglie per la laicità in cui i musulmani vengono più che altro usati come pretesto: non siamo offesi dal presepe. C’è anche poi un po’ di ignoranza, da entrambe le parti, non si conoscono bene la nostra storia e la nostra tradizione». 

Mohamed ha impersonato uno dei Re Magi, mentre bambine e bambini, appartenenti a famiglie musulmane e cristiane, hanno impersonato angeli e pastori. La rappresentazione è stata accompagnata dalla lettura del Vangelo di Luca e di Matteo, ma all'inizio sono state lette anche alcune righe della sura del Corano dove si parla del concepimento verginale di Maria. 

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