Per un Mediterraneo senza frontiere. Palermo città aperta.

Il titolo di un’iniziativa politica non è mai irrilevante o un dettaglio da poco. Esso presenta in sé i temi principali del dibattito, anticipandoli. A volte, esso avanza anche un’ipotesi programmatica. E’ il caso del titolo scelto dalla Federazione di Palermo per l’iniziativa organizzata per sabato 10 novembre alle 9,30 presso il circolo Arci “Porco rosso”, realtà radicata nel quartiere Ballarò, luogo vissuto ed attraversato dalle comunità migranti di Palermo. L’evento si colloca all’interno del controvertice “LiberaLibia”, promosso dal Forum antirazzista locale in risposta all’incontro tra i Capi di Stato e di governo per decidere gli assetti della Libia, che si terrà a Palermo dall’11 al 13 novembre. All’interno del Forum, Rifondazione comunista è stata ed è presente grazie all’impegno delle compagne e dei compagni che costituiscono il Dipartimento Migranti della Federazione. E proprio uno di loro, Ramon La Torre, introdurrà il dibattito e lo coordinerà insieme a Bijou Nzirirane, responsabile migranti della Cgil di Palermo. Interverranno Ibrahima Kobena( Presidente della Consulta delle culture di Palermo), Fausto Melluso (responsabile migrazioni Arci Sicilia nonché militante del circolo “Porco rosso”), Giorgia Listì ( Comitato antirazzista Cobas), Sergio Cipolla ( Presidente del CISS, una delle principali Ong di Palermo), Nadine Abdia ( esponente della comunità tunisina di Palermo). Infine, l’incontro sarà concluso da Giusto Catania, già eurodeputato del nostro Partito nonché Capogruppo al Consiglio comunale di Palermo per “Sinistra comune”, esperienza in cui Rifondazione comunista è parte attiva e fondamentale, la quale ha conseguito il 6,9% alle elezioni amministrative dello scorso anno. Nel corso della sua esperienza da europarlamentare dal 2004 al 2009,  ha visitato gli allora Centri di permanenza temporanea ( Cpt), documentandone le condizioni disumane e conducendo battaglie fuori e dentro le aule di Strasburgo contro la “fortezza Europa”.

Tornando al titolo dell’iniziativa, esso avanza una proposta programmatica relativa all’attuazione dei contenuti della Carta di Palermo, documento elaborato negli ultimi anni, durante la precedente consiliatura, proprio grazie al contributo di Rifondazione comunista al governo della quinta città d’Italia, che ha permesso anche la costituzione della Consulta delle culture. Carta di Palermo che viene considerata come modello d’accoglienza e d’integrazione e che riscuote consenso ed interesse anche presso altre amministrazioni di grandi città, come per esempio Bologna o addirittura Torino, governata dalla pentastellata Chiara Appendino, in palese contraddizione con il governo di cui il Movimento 5 stelle fa parte.

Palermo è, quindi, al centro del Mediterraneo e la sua storia è sempre stata frutto dell’incontro tra diverse culture, dai Fenici fino agli Aragonesi, passando per Greci, Normanni,Svevi ed Angioini. Palermo è una città meticcia ed accogliente e per questo ritiene il razzismo incompatibile con il proprio Dna.

 LOCANDINA LIBERALIBIA

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