I funzionari della Federal Reserve sono preoccupati per l'escalation della guerra dei dazi e lo hanno messo nero su bianco durante la riunione all'inizio di giugno. Tuttavia non hanno mostrato alcuna inclinazione a sospendere il piani sui 4 aumenti dei tassi d'interesse per il 2018, secondo i verbali dell'incontro resi noti ieri sera. Alla riunione di giugno, la Fed ha alzato il tasso di riferimento dei federal funds di un quarto di punto percentuale in un intervallo compreso tra 1,75% e 2%. I funzionari hanno elaborato un totale di quattro aumenti per il 2018, rispetto a una proiezione di tre durante la riunione di marzo. Il board della Banca centrale americana ha anche anche previsto tre aumenti nel 2019. I verbali mostrano che i funzionari avevano opinioni contrastanti sul fatto che la curva di rendimento in via di appiattimento fosse un indicatore importante da monitorare. Una curva piatta può segnalare preoccupazione per la prospettiva economica. Questo perché una curva invertita è uno storico anticipatore di recessioni. Ma non pare per ora essere il caso.
Infatti oggi gli Usa devono pubblicare l'aggiornamento sul settore occupazionale, un dato che Fed ed economisti tengono in grande considerazione. Secondo l'agenzia Reuters, ci si aspetta che i datori di lavoro degli Stati Uniti abbiano probabilmente mantenuto un ritmo sostenuto di assunzioni a giugno, aumentando i salari, il che rafforzerebbe le aspettative di una robusta crescita economica nel secondo trimestre e consentirebbe alla Federal Reserve di continuare ad aumentare i tassi di interesse secondo i piani.
I libri paga nel comparto non agricolo probabilmente sono aumentati di 195 mila posti il mese scorso, aggiungendosi alle 223 mila assunzioni di maggio, secondo un sondaggio degli economisti interpellati da Reuters. L'economia deve creare circa 100 mila posti di lavoro al mese per tenere il passo con la crescita della popolazione in età lavorativa.
La crescita del lavoro a giugno potrebbe, tuttavia, restare al di sotto delle aspettative a causa di una crescente carenza di lavoratori in tutti i settori dell'economia. Dalla produzione all'industria dei servizi, le aziende segnalano difficoltà nel trovare lavoratori qualificati come camionisti, falegnami ed elettricisti.
"Chiaramente, le aziende sono alla ricerca di addetti e si stanno letterlamente disperando e, se non riescono a trovare forza lavoro, la crescita dell'occupazione potrebbe essere inferiore al consenso", ha spiegato Joel Naroff, chief economist presso Naroff Economic Advisors. "Un numero deludente non sarebbe un segnale di debolezza, se non nell'offerta di lavoro", ha aggiunto.