la giornata dei mercati

Piazza Affari (+1,5%) brinda al Governo. Spread chiude a 239 punti

di E. Micheli e A. Fontana

(ANSA)

5' di lettura

La nascita del Governo Conte, dopo settimane di stallo e l'ipotesi concreta di ritorno alle urne, e il ribaltone in Spagna con Pedro Sanchez nuovo premier alla guida di un Governo a impronta socialista rimuovono due elementi di incertezza e, insieme ai brillanti dati Usa sui nuovi posti di lavoro, spingono il rialzo delle Borse europee. Madrid è stata la migliore, nel giorno in cui il Parlamento ha votato la sfiducia al Governo Rajoy, ed è salita dell'1,6%. Piazza Affari, dopo aver sfiorato il +3% in mattinata, ha concluso le contrattazioni a +1,49% principalmente a causa delle perdite accusate da Fiat Chrysler (-4,5%): a fronte di un piano al 2022 con investimenti per 45 miliardi di dollari e la previsione di un utile operativo tra 13 e 16 miliardi a fine periodo, gli operatori pur giudicando positivamente le indicazioni hanno venduto il titolo vista la mancanza di novità sul progetto di valorizzazione di Maserati e Alfa Romeo ma anche su qualche timore emerso sull'andamento nel medio periodo del mercato americano. Exploit invece per le banche con Banco Bpm (+8,4%), Bper (+7,9%) e Ubi (+5,7%) in prima fila e in grado di ridimensionare le forti perdite accusate nella prima parte della settimana. Nell'intera settimana comunque il Ftse Mib ha ceduto l'1,3%.

Il superamento dell'impasse politica in Italia ha messo in ombra anche l'andamento dell'attività manifatturiera in Europa, giudicato deludente. L'indice Pmi calcolato da Ihs Markit a maggio è infatti sceso a quota 55,5 dai 56,2 di aprile. Si tratta del minimo da 15 mesi. Wall Street dopo i cali della vigilia è brillante perché sostenuta dal dato sull'occupazione migliore delle stime con la creazione di 223mila nuovi posti di lavoro a maggio e un tasso di disoccupazione ai minimi dal 2000.

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BTp: spread chiude in calo a 239 punti, rendimento a 10 anni a 2,77%
Chiusura in netto calo, ma sui massimi di giornata, per lo spread tra BTp e Bund nel giorno del giuramento del Governo Lega-M5s presieduto da Giuseppe Conte. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005323032) e il pari scadenza tedesco, dopo aver aperto la seduta a 235 punti base, ha chiuso la seduta a 239 punti base, in calo di 15 punti base rispetto alla chiusura di ieri (254 punti base) dopo aver toccato un minimo a 212 punti a fine mattinata. In calo anche il rendimento del BTp benchmark decennale che, in chiusura, è indicato al 2,77%, dopo un'apertura al 2,78%, dal 2,88% della vigilia. Sulle scadenze brevi il rendimento a 2 anni torna ad avvicinarsi alla soglia dell'1% e si attesta all'1,03%, in forte calo rispetto all'1,36% di ieri.

Volano le banche festeggiando calo rendimenti Btp
Con il compromesso politico che ha fatto nascere il Governo sostenuto da Movimento 5 Stelle e Lega e scongiurato l'incognita di un voto in estate, gli investitori sono tornati come già ieri a acquistare asset italiani facendo scendere i rendimenti dei titoli di Stato, specialmente nelle scadenze di breve, e premiando nell'azionario i titoli domestici fortemente penalizzati nel corso del mese di maggio: il Ftse italia banche ha guadagnato quasi il 4% ma anche servizi finanziari, costruzioni e media hanno recuperato nettamente terreno. Nel risparmio gestito +5% per Azimut e +4,8% per Banca Generali. Rialzi intorno al 4% per Prysmian con gli analisti di Credit Suisse ottimisti sulle prospettive del titolo alla luce dei recenti ribassi, della bassa incidenza dell'Italia sui ricavi di gruppo e sull'attesa di nuovi ordini per i cavi sottomarini nella seconda parte del 2018. Bene Buzzi Unicem (+4%). Tra i bancari +3,9% Unicredit e +3,3% Intesa Sanpaolo. In risalita Telecom Italia (+1,9%) e Poste Italiane (+2%). Bene Tenaris (+1,2%) con le case di investimento che, allo stato attuale, sembrano evidenziare più gli effetti positivi dei dazi Usa sull'acciaio piuttosto che le controindicazioni legate all'acquisto in Messico della materia prima per la fabbricazione dei tubi.

Fuori dal Ftse Mib, balzo diCattolica Assicurazioni (+7,7%) grazie al fatto che gli analisti di Equita Sim l'hanno inserita nella propria lista dei preferiti tra le small caps sottolineando che "la recente debolezza" rappresenta "un`occasione di acquisto. Scommettiamo sulla capacità del management di centrare gli obiettivi strategici del piano industriale". Rimbalzo superiore al 5% per Mondadori dopo un mese di maggio da dimenticare: sul recupero ha influito la possibile cessione di Panorama. Nel resto d'Europa, Parigi ha chiuso a +1,2%, Francoforte a +0,95% e Londra a +0,3%. Nell'intera settimana è stata Madrid la peggiore in Europa (-2%) seguita da Francoforte (-1,8%) che ha pagato il tonfo di ieri di Deutsche Bank (+2,7% oggi).

Fca pesante nel giorno del piano: chiude a -4,5%
A Milano protagonista assoluta Fiat Chrysler Automobiles nel giorno della presentazione del piano industriale, l’ultimo firmato dal ceo, Sergio Marchionne: il titolo comunque è arrivato a guadagnare anche il 2% per poi scivolare nel pomeriggio. Il manager si è presentato con la cravatta e, come aveva promesso, ha annunciato l'azzeramento del debito. «A fine giugno avremo una Posizione finanziaria netta positiva», ha dichiarato.Ieri, intanto, la divisione americana del gruppo ha annunciato che amplierà la collaborazione con Waymo, società per lo sviluppo di tecnologie a guida autonoma che utilizza sensori sviluppati da Google nel 2009. Dal punto di vista degli obiettivi finanziari, Fiat Chrysler stima un incremento medio annuo dei ricavi netti del 7% nel periodo 2018-22 e una crescita del 17% medio annuo dell'utile operativo. Fca inoltre intende tornare al dividendo nell'orizzonte del piano distribuendo circa il 20% degli utili ma pensa anche a un piano di riacquisto delle azioni proprie. Nel pomeriggio

Negli Usa dato occupazione sopra le stime
A maggio le aziende americane hanno continuato ad assumere e lo hanno fatto a un passo più veloce delle stime. Negli Stati Uniti sono stati creati 223.000 posti di lavoro, mentre gli analisti attendevano un aumento di 190.000 unità. E' il 92esimo mese di fila di aumenti, un nuovo record. Il tasso di disoccupazione è sceso dal 3,9% al 3,8% (il minimo da aprile 2000). Stando a quanto riferito dal dipartimento al Lavoro, i salari orari - attentamente monitorati perché indicano l'assenza o meno di pressioni sull'inflazione - sono saliti dello 0,3% (o di 0,08 dollari) su base mensile a 26,92 dollari; le previsioni erano per un +0,2%.

Euro riconquista 1,17 dollari. Debole il greggio
L'euro/dollaro dopo essere salito in mattinata sopra 1,17 è tornato a 1,1670 dopo la pubblicazione dei dati sul lavoro Usa. Petrolio in calo a 66,46 dollari al barile nel Wti e a 76,59 dollari al barile per il Brent.

(Il Sole 24 Ore Radiocor)

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