Guidare i droni in totale sicurezza grazie ad una scuola pensata per formare nuove figure professionali capaci di inserirsi nei più svariati settori del sistema di pilotaggio da terra. Il centro di Salussola festeggia il suo primo «diploma», ma allo stesso tempo deve affrontare l’emergenza cinghiali, che devastano costantemente l’area utilizzata per esercitazioni ed esami, mettendo così a rischio il futuro di un progetto innovativo per il Nord-Ovest. Salussola ha visto nelle scorse settimane l’avvio dei nuovi corsi per piloti professionali di droni realizzati da Aeroclub Biella in collaborazione con «I Droni.net», e può vantare il rilascio di una prima licenza a Federico Gabbi, che ha seguito con costanza tutto il corso. «La nostra scuola - spiega Massimo Zaniboni, socio dell’Aeroclub - offre una preparazione professionale, tanto che di realtà del genere in tutta Italia se ne contano ben poche. Purtroppo però la vita di questa attività è legata alle buone condizioni del manto su cui poggiano i droni, sia prima che dopo il volo, e a minacciare la sopravvivenza dei corsi sono i continui danni provocati dagli ungulati».

ALL’AVANGUARDIA

Un vero peccato per questa scuola che adotta in toto la normativa dell’Ente nazionale aviazione civile, la quale prevede la possibilità di pilotare i droni (superiori a 300 grammi) solo per chi è in possesso del relativo attestato di volo per piloti Droni Enac. «Si tratta di una scuola di prestigio – continua Zaniboni - infatti l’utilizzo di queste apparecchiature è previsto in diversi campi, come ad esempio la ricerca di persone su terreni impervi, senza contare la mappatura di zone difficili da raggiungere. Chi consegue il brevetto può lavorare come un vero professionista in diversi settori ed avere a Salussola questa realtà è un motivo di prestigio». Guardando nel dettaglio i corsi attivi sulla pista salussolese sono di livello «Basic» e per operazioni critiche. Il primo prevede una parte teorica e trenta missioni di volo, il secondo invece conta ben 36 esperienze di volo. Le richieste non mancano di certo da parte dei corsisti, già altre cinque persone sono pronte a iniziare ma bisogna affrontare il problema cinghiali. «Recintare tutta l’area richiederebbe una spesa enorme – sostiene Zaniboni -. Purtroppo costantemente questa zona è meta di scorribande di cinghiali che arano tutto il terreno. Abbiamo più volte lanciato l’allarme, anche perchè la scuola di droni alla fine sta diventando una attività commerciale, proprio come i vitigni presi d’assalto sempre dagli ungulati».

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