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Londra, il colosso Unilever pronto al trasferimento in Olanda

di Nicol Degli Innocenti

(Marka)

2' di lettura

Rotterdam batte Londra: il colosso anglo-olandese Unilever si prepara a fare le valigie e trasferire il quartier generale in Olanda. Secondo voci di stampa, il Governo britannico si è ormai rassegnato a perdere un gruppo che impiega 7.500 persone in Gran Bretagna. «Non sarebbe una grossa sorpresa» ha detto oggi un funzionario britannico che ha partecipato agli incontri tra i dirigenti di Unilever e rappresentanti del Governo, tra cui il ministro del Business Greg Clark. La premier Theresa May ha incontrato oggi pomeriggio a Downing Street il primo ministro olandese Mark Rutte, un ex dipendente di Unilever che negli ultimi mesi ha fatto apertamente campagna a favore di un trasferimento della sede del gruppo a Rotterdam. Il tema dell'incontro era Brexit, ma la questione Unilever è stata probabilmente discussa. Unilever aveva annunciato lo scorso anno una semplificazione del gruppo, che comprende due società quotate, due consigli di amministrazione e due quartier generali, e che avrebbe riunificato le due parti in un'unica sede.

Si attende l’annuncio. Con l’ombra della Brexit
La doppia struttura è un'eredità della fusione avvenuta nel 1930 tra il produttore di sapone inglese Lever Brothers e l'olandese Margarine Unie.La decisione di ristrutturare il gruppo era stata presa «per tutelare gli interessi degli azionisti in futuro» dopo il fallito tentativo di takeover da parte del colosso americano Kraft Heinz, che aveva offerto 143 miliardi di dollari per Unilever. La scelta tra Rotterdam e Londra sarebbe stata presa «a breve», ha detto il gruppo il mese scorso. Unilever oggi non ha confermato di avere preso una decisione finale e un annuncio è previsto per la seconda settimana di marzo al termine del consiglio di amministrazione.

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Se la scelta di Rotterdam sarà confermata, la decisione sarà inevitabilmente collegata a Brexit. Il Ceo Paul Polman ha detto che la «turbolenza politica» legata all'uscita della Gran Bretagna dalla Ue rende più complicata la scelta, che determinerà il futuro del gruppo per i prossimi 30-50 anni e deve quindi essere “ben ponderata”. Londra spera che Unilever opti per una soluzione di compromesso, cioè decida di mantenere la sua quotazione alla Borsa di Londra, anche se trasferirà il quartier generale a Rotterdam. Oltre il 90% delle vendite Unilever sono al di fuori di Gran Bretagna o Olanda, dove il gruppo impiega rispettivamente 7.500 e 3mila persone contro un totale globale di 169mila dipendenti.

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