Una giornalista del quotidiano svizzero Le Temps, Caroline Christinaz, è stata arrestata dalla gendarmeria di Briançon mentre stava conducendo un’indagine sui migranti nella regione Hautes-Alpes. La reporter si trovava a bordo dell’auto di un residente della zona che stava aiutando alcuni migranti ad attraversare il valico della Scala, parzialmente innevato, per entrare clandestinamente in Francia dall’Italia. Un secondo veicolo trasportava un giornalista francese di radio France Culture, Raphaël Krafft.

Dopo la loro discesa dal Colle della Scala a bordo dei due veicoli che trasportavano anche quattro migranti, i due giornalisti sono stati arrestati.

«L’interrogatorio è durato due ore» dice Caroline Christinaz sul sito web del quotidiano svizzero. «I gendarmi mi hanno chiesto della mia vita privata, poi del mio affitto, del mio stipendio, dei miei numeri e dei miei saldi bancari, della mia situazione fiscale e del mio patrimonio». La reporter aggiunge poi che il suo telefono è stato esaminato e le sono state rilevate le impronte digitali.

«Mi hanno detto che volevano sapere la mia condizione finanziaria per stabilire l’importo della multa». Al termine della procedura, la giornalista è stata accusata di «assistenza per l’ingresso, il movimento o il soggiorno irregolare di stranieri sul territorio francese».

L’Ong Reporters Without Borders ha preso posizione sulla vicenda ricordando che il giornalismo non è un crimine e che «trattare un giornalista come un sospettato mentre esercita la sua professione è solo un ostacolo al libero esercizio del giornalismo». Inoltre, sottolinea ancora l’Ong, «la protezione delle fonti è sancita dalla legge francese.

«Questo non è degno della Francia a cui chiediamo spiegazioni e scuse» ha scritto l’editore di Le Temps, Stéphane Benoit-Godet.

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